E scopre chi l'ha contattata (lo stesso che aveva contattato le altre sue ragazze).
Dopo un inseguimento lo cattura e lo porta alla polizia e costui confessa di aver ucciso 12 donne e di averle sepolte in giardino.
Ma finge di non ricordare l'indirizzo.
Da qui in poi il film si trasforma in una lotta contro il tempo perchè Mi Jin è ancora viva e la polizia senza elementi dopo dodici ore deve rilasciare il serial killer anche se ha confessato.
Una lotta ad ostacoli in cui il volitivo Jung Ho deve scontrarsi con tutta la laida inefficienza della polizia,capace solo di ostacolarlo.
The Chaser è il brillante esordio del giovane Hong Jin Na, un thriller dai risvolti noir ed horror che sguazza letteralmente nei generi di riferimento non cercando di riscriverli ma solo di aggiornarli e di adattarli al marcio che c'è in quel di Seul.
Il marcio è dappertutto anche e soprattutto nella polizia corrotta. Ritroviamo le atmosfere dell'imprescindibile Memories of Murder, il martello simbolo di efferata violenza come in Old Boy (arma che rende perfettamente l'idea di violenza selvaggia), la pioggia battente di Seven
Non c'è la ricerca del colpevole che è scoperto fin da subito, c'è solo una corsa continua contro il tempo da cui ognuno esce sconfitto.
Quello che colpisce di questo esordio è l'incredibile maturità nell'uso del mezzo espressivo, la messa in scena è di cronometrica precisione e toglie letteralmente il fiato, l'ambientazione perlopiù notturna e piovosa contribuisce a esasperare il clima ansiogeno che si respira dal primo all'ultimo minuto.
The Chaser riesce a tenere incollati alla poltrona per le due ore della durata e non cade nemmeno nel finale (non ovvio) che di solito è il punto di debolezza di tanti thriller.
Un film di genere,dunque, un blockbuster da vari milioni di spettatori in Corea che non avrà la profondità autoriale di un Bong Joon Ho ma funziona egregiamente nella sua conclamata efferatezza.
( VOTO : 8,5 / 10 )