E’ una domanda che si fanno in molti in Italia dopo aver letto il The China Study. E di certo il rapporto illustrato dal prof. T. Colin Campbell nella sua ricerca tra utilizzo di caseina, una delle principali proteine del latte, e l’insorgenza e sviluppo del cancro in laboratorio è tra i punti più delicati e contrastati dello studio del ricercatore americano della Cornell Univesity.
Tuttavia proprio su questo argomento è ritornato a parlare l’autore del The China Study ad
“Spesso mi viene addebitata una ossessione ingiustificata contro la caseina. Non è vero. Io non ho nulla contro la caseina in sé. Il vero problema, quello su cui bisogna puntare i riflettori, non è la proteina del latte in se stessa bensì il ruolo giocato dalle proteine animali in genere nello sviluppo e nella insorgenza della patologia, cancro in particolare”.
“Gli esperimenti fatti con i miei colleghi in 27 anni di studi e ricerche pubblicati sui migliori giornali specializzati utilizzano la caseina come rappresentante delle proteine animali in genere. Non è la proteina in sé stessa a causare il cancro bensì il suo eccesso nell’alimentazione. E questo eccesso è un grande problema per la salute dell’uomo”.
Qual’è dunque questo eccesso? E come evitarlo?
La nutrizione, spiega il ricercatore, “ha una dinamica veramente complessa. Cercare di capire ciò che può realmente fare un fattore nutritivo rispetto un altro è una stima di massima molto approssimativa. La percentuale di ciò che viene ingerito, assorbito e quindi trasportato nel sangue in forma attiva o non attiva è una variabile non indifferente. Per non parlare dei nutrienti che penetrano realmente nella cellula per essere metabolizzati e non c’è proprio modo di conoscere quanto nutrimento arrivi in un sito funzionale o meno. Questo per sottolineare come sia necessario cambiare prospettiva e approccio alla nutrizione che lavora “a pacchetti”, cioè con simbiosi di più effetti e più azioni insieme”.
Insomma un complesso di intrecci e meccanismi che portano lo scienziato a puntare il dito contro l’eccesso proteico della dieta occidentale.
“Le proteine sono importati. Se non avessi proteine sufficienti non starei qui a parlarvi ad 82 anni. Le proteine sostengono la vita e sono assolutamente essenziali. La questione non è la proteina in sé ma il suo abuso nell’alimentazione. Da molti anni abbiamo accettato che il fabbisogno umano dietetico di proteine sia sul 4-5% del totale ammontare calorico: questo è l’ammontare proteico necessario a rimpiazzare l’azoto perso. Lo si sa da tre quarti di secolo. Le raccomandazioni di sicurezza tuttavia, vale a dire il fabbisogno proteico giornaliero ottimale raccomandato quotidianamente è del 10% sul totale ammontare calorico. Oltre si è visto essere rischioso.”
Insomma, un buono motivo per deviare i piatti di tutti verso il mondo vegetale e integrale, “rigorosamente privo di alimenti raffinati ed eccesso di grassi”.
L’intervento integrale del prof. T. Colin Campbell lo puoi trovare nel sito SALUTEMIX.IT