The Danish Girl

Creato il 23 febbraio 2016 da Persogiadisuo
THE DANISH GIRL di Tom Hooper Regno Unito, USA, Germania, 2015 con Eddie Redmayne, Alicia Vikander, Matthias Schoenaerts, Ben Wishaw, Amber Heard Genere: Dramma  Se ti piace guarda anche: La teoria del tutto, Albert NobbsTurner, The Imitation Game, Transamerica

TRAMA Einer è un pittore affermato che un giorno posa per la moglie pittrice in abiti femminili. Quel semplice, casuale gesto risveglierà in lui qualcosa che era sempre rimasto assopito: la sua identità femminile.
COMMENTO Dopo i sopravvalutati Il discorso del re e Les Miserables Tom Hooper finalmente convince pienamente con un film tra l’altro rischiosissimo: The Danish girl è pienamente riuscito: impreziosito da una bellissima fotografia, ambientazioni azzeccate e due magnifici protagonisti, riesce anche a toccare il cuore dello spettatore. Come accaduto un anno fa con The Imitation Game, siamo di fronte a un altro film storico biografico che altera notevolmente i fatti reali, ma, in questo caso, abbellendoli. Il nucleo della storia è comunque reale e reale è la storia di Lili Elbe e di sua moglie e del loro reciproco supporto, anche se il finale è completamente fittizio. Ma stiamo parlando di un film di finzione, non di un documentario. E il film in questione pecca di schematismi e banalizzazioni, perfino di freddezza: in fondo il dramma interiore di Einer/Lili non è del tutto condiviso con lo spettatore che si deve accontentare di qualche pianto, sguardi allo specchio e vestiti desiderati e toccati. Ma forse non è un peccato così grave in un film che parla di pittori: ogni momento chiave del cammino di Lili è, in fondo, un bellissimo, silenziosissimo quadro da gustare con gli occhi. E a quelli che liquideranno il film come patinato, banale, schematico e ruffiano si può rispondere che hanno ragione, eppure ciò non ne toglie la forza dirompente: ben venga che un argomento tanto delicato e spinoso sia edulcorato per renderlo accessibile a un grande pubblico e la storia personale di Lili sia trasformata in una grande storia d’amore in grado di farci commuovere e sognare. Ben venga che un tema tabù diventi argomento di una produzione hollywoodiana diretta da un premio Oscar e intrerpretata da un attore premio Oscar. E a proposito di statuette: se Eddie Redmayne dovesse vincere l’Oscar per il secondo anno consecutivo, nessuno potrebbe gridare allo scandalo.
Voto: 8

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