The danish girl

Creato il 02 marzo 2016 da Kelvin
(id.)
di Tom Hooper (Usa, 2015)
con Eddie Redmayne, Alicia Vikander, Matthias Schoenaerts, Ben Whishaw, Amber Heard, Sebastian Koch
durata: 120 minuti

Danimarca, 1920: il pittore Einar Wegener (Eddie Redmayne) e l'adorata moglie Gerda Gottlieb (Alicia Vikander, fresca di Oscar), anch'essa pittrice, sono una giovane coppia affermata e innamorata. Un giorno, in assenza della modella, Gerda propone al marito di posare in abiti da donna per un ritratto: l'uomo scopre di sentirsi talmente a suo agio al punto da usarli sempre più spesso, trasformandosi nella fantomatica Lili Elbe e scegliendo definitivamente l'identità femminile. Fino alle estreme conseguenze: Einar/Lili sarà il primo essere umano della storia a tentare un'operazione di cambio di sesso.
Con una trama così, capite bene che il rischio di (s)cadere nel ridicolo involontario è sempre dietro l'angolo. Per questo bisogna dare merito a Tom Hooper di aver saputo costruire una storia (realmente accaduta) drammatica, toccante e assolutamente credibile, seppur in linea con i canoni tradizionali del suo cinema (quelli che, personalmente, non mi avevano fatto amare nessuno dei suoi film precedenti).
The Danish Girl è infatti anch'essa un'opera patinata e spudoratamente ruffiana, dall' impianto classico, le atmosfere eleganti e rarefatte, politicamente correttissima: va però riconosciuto che il film funziona alla grande, creando nello spettatore un crescente trasporto emotivo che esplode in un finale sconvolgente e durissimo. Oltretutto, il film esce in Italia proprio nel momento migliore, ovvero mentre infuria il dibattito sulle unioni civili e la cultura transgender, che inevitabilmente hanno regalato alla pellicola tanta pubblicità gratuita...
Non sappiamo, ovviamente, quanto Tom Hooper e la sua sceneggiatrice Lucinda Coxon abbiano romanzato la vicenda (tratta dall'omonimo romanzo di David Ebershoff), di certo c'è che il regista ha sviluppato il film come una storia d'amore impossibile e romantica, drammaticamente melò (Gerda, seppur sconvolta, decide di sostenere e aiutare il marito nella sua volontà di diventare donna, ben sapendo che in questo modo lo perderà per sempre) scandagliando l'aspetto privato del problema senza però tacere sulle inevitabili implicazioni sociali (purtroppo tutt'altro che scomparse, anche al giorno d'oggi) volte a considerare l'omosessualità come una malattia mentale, su cui intervenire e correggere.
Ma, come detto, Hooper non tradisce il suo stile leccato e superficiale, e accenna appena ai temi "seri" per poi concentrarsi quasi esclusivamente sul tormento di Einar e la sua trasformazione in Lili: lo fa però in maniera impeccabile, dosando sapientemente sensibilità e dramma e affidandosi ad un attore fisicamente perfetto per il ruolo e capace di immedesimarsi completamente nel personaggio. Ancora più brava, a mio parere, è la bellissima Alicia Vikander, giustamente premiata con l'Oscar e interprete di un ruolo difficile e misurato, in cui lavora per sottrazione e sostiene mirabilmente una parte non "ad effetto" e di gran lunga più difficile: quella della persona "normale" che vede la sua vita e le sue certezze sconvolte da una rivelazione che è durissima da accettare...
   

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :