Il 5 aprile 2011 uscirà una "deluxe compilation" del leggendario chitarrista blues Albert King: "The Definitive Albert King". I due cd della raccolta documentano il successo di pubblico e di critica che ha avuto il chitarrista a cavallo tra gli anni 1961/1975, con particolare attenzione al decennio trascorso da King con la Memphis Stax Records.
King aveva trascorso gran parte della sua carriera rimbalzando da una scena blues locale all'altra, da Gary(Indiana) a St. Louis(Missouri), registrando per etichette come Bobbin e King Records. Dopo aver firmato con la Stax, il suono crudo e grintoso della chitarra di King, fu abbinato col sound della band che la stessa etichetta gli volle affiancare, e cioè la Booker T & the MG's. La collaborazione creò un mix ispirato di blues elettrico e soul che portò a successi come "Born Under A Bad Sign" e "Cross Cut Saw".
Durante la fine del 1960, il Nostro vide la sua popolarità in declino presso il pubblico afro-americano, anche se trovò nuovi fan tra i giovani bianchi appassionati di blues, la cui sensibilità venne stuzzicata in quegli anni dal muscolare "in-your-face blues rock" di Rolling Stones, Yardbirds , e Jimi Hendrix ", come ha osservato lo storico e critico blues Bill Dahl, sulle sue note di copertina per la raccolta. "Questi nuovi bianchi convertiti sono stati indirizzati a quanto di meglio l'idioma blues avesse da offrire. Nessun chitarrista blues ha avuto un impatto più stupefacente nel corso di tale periodo come Albert King".
"Per quanto paradossale possa sembrare, Albert King era un allegro ragazzo blues", afferma Chris Clough, produttore di The Definitive Albert King in un comunicato stampa per promuovere l'album. "Aveva quel sorriso ironico, e spesso fumava la pipa. Era sempre ben vestito. Durante il suo contratto con la Stax, che durò fino al crollo del marchio nel 1975, King ha prodotto una mole di lavoro che avrebbe influenzato una generazione di giovani artisti, tra cui il giovane Stevie Ray Vaughan.
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