Regia: David Lynch Anno: 1980 Titolo originale: The Elephant Man Voto: 7/10 Pagina di IMDB Pagina di I Check Movies Acquista su Amazon
David Lynch racconta la storia, leggermente riadattata per il cinema di un uomo realmente esistito (Joseph Merrick) e della sua grave deformità fisica. Utilizza un elegante bianco e nero per trasportarci nella Londra di metà '800. Ad impersonarlo è John Hurt aiutato da una buona dose di trucco, mentre l'altro protagonista, il dottor Treves è interpretato da Anthony Hopkins. Quest'ultimo preleva il fenomeno da baraccone per i propri studi medici personali, ma riconoscerà in lui l'aspetto umano e farà di tutto per dargli il calore di cui anche i più sfortunati hanno bisogno. La storia di Merrick è penosa, commovente, triste, ma è dotato di sensibilità tale da far uscire allo scoperto i buoni sentimenti dell'alta società. In The Elephant Man esistono i buoni ed esistono i cattivi: entrambi sono reali, ma la speranza nel prossimo è molto elevata. Nell'età vittoriana contava molto l'apparire (così come oggi) , ma l'animo gentile ed educato alle volte non ha secondi fini. Il personaggio di Miss Kendal (Anne Brancroft) si discosta dal mito borghese ed è mosso da puro sentimento, stuzzicato dalla compassione. Non tanto per la mostruosa situazione fisica in cui versa il cosiddetto uomo elefante, quanto dalla penosa vita che ha passato, sballottato tra angherie e derisioni. Lynch crea un percorso ben studiato per mostrarci il lato umano di Merrick: inizialmente neanche abbiamo l'onore di vederlo, sempre incappucciato e nascosto dalle ombre della pellicola, poco dopo, una volta svelato, pare non sia dotato di parola o intelletto. Un passo alla volta invece ecco venire fuori la sua sensibilità, le sue paure, le sue titubanze, fino all'inserimento nella società che culmina addirittura con un'acclamazione a teatro. Un film commovente e ben strutturato che segna l'ascesa cinematografica di David Lynch.