L'attuale concetto di democrazia conosce molti gravi problemi che la sfidano dall'esterno e dall'interno, e che possono sfociare in una crisi complessiva della stessa. Si sono liberate energie legate all'individualità che la rendono diversissima dal territorio antico, dove i cittadini della polis avevano la facoltà di riunirsi in assemblee (ecclesia) per discutere ogni argomento di interesse pubblico ed il potere di sentenziare l'esilio un singolo cittadino tramite l'istituto dell'ostracismo.
Il cuore della nostra politica ruota attorno ai ruoli che l'Europa ci impone visto che abbiamo perso la nostra credibilità, ruoli che convergono solo sul sistema economico, anche alla luce del nostro commissionariamento. Per Galli si tratta di un disagio duplice: soggettivo, dei cittadini, che sempre più vivono un sentimento di rabbiosa repulsione verso la democrazia, alimentato da una miscela di implicita indifferenza o esibita indignazione; ma è anche un disagio oggettivo, legato ai sistemi e alle strutture democratiche, che non riescono più a rispondere alle aspettative suscitate nel trentennio d´oro della democrazia occidental . Fallita anche la percezione dell´idea di rivoluzione in grado di edificare un sistema alternativo a quello capitalistico, un sogno e un progetto che aveva conquistato il cuore e le menti di tanti, distraendoli dalle fatiche e dai rigori del riformismo.
Siamo divenatati spettatori, di una rassegnata accettazione del cattivo funzionamento della democrazia, del progressivo restringimento degli spazi civili e degli orizzonti vitali. Bisogna prestare la massima attenzione perché il tema di fondo della democrazia è fuori dal controllo del cittadino, abbiamo perso la conoscenza e il controllo dell'ordine economico. Il governo tecnico ipotizzato per la risoluzione temporanea di questa drammatica crisi politica italiana, pur avendo la fiducia del governo, sotto il profilo politico avrebbe il solo compito di farci uscire dalla crisi. Ma non ci può essere una sola soluzione tecnica, si devono fare anche altre scelte politiche, perché della politica, non ci si piuù liberare, si infila dappertutto.
Ma dal disagio può avere origine anche la rivitalizzazione della democrazia, il rilancio del suo significato umanistico. Tutto sta nelle mani mani politiche, che devono abbandonare il paese della fantasia, e mettere sul tavolo un paese concreto.
Solo la consapevolezza della complessità del gioco democratico può costituire u