Dalla ribalta della cronaca il caso Wikileaks si prepara a sbarcare nei cinema di tutto il mondo. Dall’11 ottobre si potrà gustare in un film (The Fifth Estate), diretto da Bill Condon, conosciuto per la saga di Twilight, la vicenda che ha visto protagonista Julian Assange (nella foto), fondatore di Wikileaks (dall’inglese “leak”, “perdita”, “fuga [di notizie]“). L’organizzazione internazionale senza scopo di lucro, al centro di una spy story che ha monopolizzato l’informazione negli ultimi cinque anni, riceve in modo anonimo, grazie a un contenitore (drop box) protetto da un potente sistema di cifratura, documenti coperti da segreto (segreto di stato, segreto militare,segreto industriale, segreto bancario) e poi li carica sul proprio sito web. L’organizzazione dichiara di verificare l’autenticità del materiale prima di pubblicarlo e di preservare l’anonimato degli informatori e di tutti coloro che sono implicati nella “fuga di notizie”.
Leggo su wikipedia (dove ci tengono a specificare che nonostante il suffisso wiki, l’organizzazione di Assange non fa parte del loro circuito) che Il sito fece la sua prima apparizione su internet nel dicembre2006, in occasione della pubblicazione di un documento che provava un complotto per assassinare i membri del governo somalo, firmato dallo sceicco Hassan Dahir Aweys. Da quel momento le rivelazioni sono state moltissime, grazie anche al software Tor, attraverso il quale Wikileaks intercettò milioni di conversazioni all’insaputa degli interessati.