Ryan Hardy (Kevin Bacon) sta cercando di rifarsi una vita, ritrovando entusiasmo e energie dopo essere uscito dall'FBI ed aver frequentato gli alcolisti anonimi. Ha addirittura cominciato a fare l'insegnante come quel Joe Carrol (James Purefoy) al quale ha dato la caccia da tempo, lungo tutta la prima stagione. L'ex detective ha ritrovato serentità anche grazie alla presenza al suo fianco di sua nipote Max (Jessica Stroup), che lavora nelle forze dell'ordine.
Frequentando gli alcolisti anonimi, Ryan incontra un giorno una persona che potrebbe fornire informazioni utili su Carrol, dato per morto durante il finale della prima stagione. Ma è davvero deceduto? Una strage all'inizio della seconda stagione sembra gettare forti dubbi sulla sua scomparsa...
Tra i nuovi personaggi della serie nella seconda stagione: Lily Gray (Connie Nielsen), colei che ricomincia a far battere il cuore a Hardy dopo la fine del legame con Claire (Natalie Zea); la carismatica e manipolatrice Julia (Jacinda Barrett); la giornalista Carrie Cooke (Sprague Grayden), autrice di un best-seller su Carrol; il dottor Strauss (Gregg Henry), depositario di un segreto sul serial-killer; il misterioso Kurt Bolen (Lee Tergesen), apparentemente tranquillo padre di famiglia; Luke (Sam Underwood), seguace di Carrol dal viso d'angelo.
Ancora in pista nella lotta tra Bene e Male si rivelano l'agente del FBI Mike Weston (Shawn Ashmore) e la diabolica (Emma Hill), colei che si candida a prendere il posto di Carrol dopo la sua scomparsa.
In America si contano attualmente 300 serial-killer. E se fossero tutti linkati, se esistesse una rete di collegamento tra di loro, se il loro istinto omicida fosse condiviso? E se usassero internet e i social network per mandarsi messaggi, codici cifrati, dettagli, per alimentare "followers" e "mi piace"...?
"THE FOLLOWING" è stata la serie-evento del 2013 firmata da Kevin Williamson che ha debuttato in anteprima assoluta su Premium Crime.
L'ex agente del F.B.I. Ryan Hardy (interpetrato da Kevin Bacon, al suo debutto seriale) è stato richiamato all'indagine dopo l'evasione di Joe Carroll (James Purefoy), il diabolico serial-killer che aveva arrestato 9 anni prima dopo l'uccisione di 14 studentesse in un'università della Virginia dove insegnava letteratura con la passione per Edgar Allan Poe.
Esperto nell'analisi dei profili psicologici, Hardy si è gettato sulle tracce dell'assassino che nel frattempo ha iniziato ad utilizzare i social network per alimentare una sorta di macabro culto degli omicidi seriali, una rete di killer che rischia di spandersi per tutto il Paese...Hardy conosce Carroll come nessuno. Lo ha seguito, studiato, gli è entrato dentro. Forse lo ha svuotato. Il duello più intellettuale che fisico con Carroll si è fatto sentire. L'Hardy di 9 anni prima non è più lo stesso. La nuova caccia è diventata una sorta di redenzione.
Definito in partenza uno "psychological drama", il serial vanta la firma da ideatore e produttore di Kevin Williamson, già dietro i successi di serie tv come The Vampire Diaries e Dawson's Creek nonchè di film thriller di culto come la saga di Scream. Uno degli autori più appassionati di metalinguaggio del piccolo schermo americano - solo nella puntata pilota di Dawson's Creek si sono contate 46 citazioni cinematografiche tra Psycho, Il mostro della Laguna Nera e l'auto-riferimento a Scream - Williamson ha promesso di mettere in scena "una storia che vi terrà inchiodata alla poltrona nonostante i sobbalzi".
Bacon, al suo esordio assoluto in un telefilm, ha rinunciato per l'occasione allo storico rifiuto per il piccolo schermo: "aspettavo da tempo un progetto interessante e questo rientra nella mia passione per le storie in bilico tra la vita e la morte...". Si dice che Bacon abbia comunque imposto un limite di 15 puntate per la prima stagione, per poter proseguire nelle pause la propria carriera cinematografica.