Mi ero ripromessa di aspettare che si accumulassero un po' di episodi, ma non ce l'ho fatta ad aspettare. Gli elogi continui della serie letti in rete mi hanno spinto a vederlo e scrivo quindi a caldo il mio stupore, la mia gioia e la mia emozione per aver visto uno dei migliori pilot dell'anno trascorso e cominciato.
Gli ingredienti per farne una serie pilastro ci sono tutti infatti, e sembra che lo stesso produttore, Kevin Williamson, ne sia consapevole mettendo proprio nel finale, nelle parole dell'antagonista principale, i suoi intenti.
Gli ingredienti per acchiappare lo spettatore ci sono tutti: c'è un eroe tormentato, tanto geniale nel suo lavoro passato quanto ora afflitto dai rimorsi e dedito all'alcool, c'è un amore spezzato che potrebbe rinascere, ma sopratutto c'è lui, Joe Carroll, Antagonista con la A maiuscola, serial killer incarcerato da 8 anni la cui efferatezza si scatena per completare la propria opera.
The Following parte proprio da qui, dalla fuga di Carroll dal carcere in cui è detenuto e nel quale tra 12 giorni deve essere giustiziato per aver brutalmente ucciso 14 studentesse. Professore di letteratura, vede in Poe il suo mito, e solo la caparbietà dell'agente Ryan Hardy all'epoca riuscì a fermarlo.
Richiamato in servizio per riuscire a catturarlo, l'agente Hardy assieme a nuovi colleghi scoprirà un'amara verità: la fama di Carroll negli anni è cresciuta, riuscendo a creare una vera e propria rete di seguaci, di followers, che lo seguono e lo ascoltano come un maestro.
Saranno loro i veri killers da fermare, loro a dare vita ad una storia epica i cui protagonisti si delineano perfettamente in parte.
Il primo episodio fa quindi da apripista, da prologo, per una caccia che è solo all'inizio. Il finale sontuoso e quanto mai accattivante, non fa che accrescere l'ansia per avere una stagione che si mantenga agli alti livelli di questo pilot, dove non mancano simboli forti (vedi la ragazza ricoperta di scritte), riferimenti altisonanti (alla letteratura americana) e colpi di scena piazzati al punto giusto sottolineati da un'ottima colonna sonora (l'inquietante Sweet Dreams di Marilyn Manson).
Con un attore decisamente in parte, il tenebroso Kevin Bacon che rilancia la sua carriera in TV, Kevin Williamson sembra aver fatto il colpo giusto!
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