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Xenoblade Chronicles è il candidato giusto per vincere come miglior gioco dell'anno ai Game Awards?
Xenoblade Chronicles 3 è l'ultimo titolo j-rpg, terzo capitolo della saga sviluppata da Monolith Soft, candidato come Game of the Year ai The Game Awards 2022 che si terranno l'8 dicembre. Il gioco, precedentemente annunciato il 9 febbraio di quest'anno durante un Nintendo Direct, è stato rilasciato il 29 luglio con un ottimo riscontro dalle varie testate videoludiche mondiali.
Storia e Gameplay del gioco candidato ai The Game Awards
Il mondo di Aionios è diviso tra due nazioni ostili: il Keves e l'Agnus. Sei soldati, tre per ogni fazione di provenienza) e guidati dai due protagonisti Noah e Mio, prendono parte a una guerra che ha come tema centrale la vita e l'accettazione.
In Xenoblade Chronicles 3, infatti, il tempo è la risorsa più essenziale per la gente di Aionios, che lotta incessantemente per prolungare la propria vita abbastanza a lungo in modo da realizzare un periodo di servizio di 10 anni.
Nati per combattere fin dalla tenera età, i soldati che completano i loro dieci anni di vita vengono rimandati in paradiso dalla regina in una cerimonia di ritorno a casa, poiché considerato un gesto di grande onore.
Tutti i kevesiani e gli agnusiani hanno un'impronta distintiva sul loro corpo. Alla nascita sarà di color rosso, ma man mano che invecchiano questo comincerà a cambiare da rosso a nero, indicando così il tempo ancora a disposizione prima dello scadere dei 10 anni.
A livello di gameplay, il gioco candidato ai prossimi The Game Awards 2022 utilizza un approccio simile alle meccaniche di gioco dei precedenti titoli, come la libertà di esplorare Aionios, ed il ritorno di un sistema di combattimento che coinvolge sia gli attacchi automatici sia degli attacchi che richiedono un tempo di ricarica, per esempio le abilità avanzate più potenti chiamate Arti. Quest'ultime possono anche curare, potenziare un alleato o affliggere ai nemici dei debuff.
Xenoblade Chronicles 3 dovrebbe vincere The Game Awards 2022?
Ai prossimi The Game Awards 2022 scopriremo se Xenoblade Chronicles 3 vincerà il titolo di Game of the Year, ma scopriamo insieme se il titolo risulta essere effettivamente un potenziale vincitore.
Il gioco offre una buona varietà di gameplay: come per esempio la nuova presenza di classi, che hanno la funzione di poter sbloccare nuove abilità da poter combinare con i personaggi principali e tutti gli altri eroi, ovvero personaggi di supporto non controllabili.
A integrarsi con il combat system si aggiunge una nuova meccanica: le forme Ouroboros, che permettono ai protagonisti di fondersi con il loro specifico partner. Ogni Ouroboros può cambiare di aspetto e abilità in base a chi prende il controllo.
Si denota una trama che non sfocia sul banale, ma che piuttosto riesce ad emergere anche grazie al suo cast, che risulta molto più realistico se messo a confronto con i suoi predecessori. Ogni personaggio avrà un suo ruolo, spronati dalla voglia di affrontare i propri demoni e cercando di puntare a diventare una versione migliore di sé stessi.
Graficamente Xenoblade Chronicles 3 riesce a evolversi se messo a confronto con i suoi predecessori, si nota un miglioramento per quanto riguarda le espressioni facciali, in particolare per gli occhi dei personaggi. Anche il mondo di Aionios risulta essere molto variegato con un buon numero di biomi, così come città e colonie interattive. La presenza di ambientazioni mozzafiato vi fanno immergere a pieno ad nel mondo di gioco con NPC che hanno una loro unica e distinta personalità, oltre che obiettivi e speranze ben delineate.
Le musiche, uno degli elementi in cui spicca maggiormente Monolith Soft, sono incentrate sullo strumento utilizzato da Noah e Mio: il flauto. Quest'ultimo sarà infatti al centro di molte delle melodie presenti nel titolo, rendendo il tutto ancora più magistrale.
Xenoblade Chronicles 3 è un titolo che riesce a coinvolgere a pieno il giocatore; si riesce, infatti, a far trasparire tutto l'amore che gli sviluppatori hanno riservato, arrivando a creare un'esperienza molto più completa e immersiva rispetto i due capitoli precedenti.
Per concludere, l'ultimo titolo di Monolith Soft è adatto a ogni fan del genere j-rpg in quanto riesce facilmente a superare le 100 ore di gameplay senza risultare ripetitivo o noioso e secondo noi di Hynerd.it risulta essere un perfetto candidato e soprattutto un potenziale vincitore come "Migliore gioco dell'anno" ai The Game Awards di quest'anno. Non ci resta altro che aspettare il prossimo 8 dicembre e scoprire così insieme chi vincerà il tanto ambito titolo.
Su Hynerd.It prossimamente saranno pubblicati anche ulteriori approfondimenti sugli altri cinque candidati ai The Game Awards 2022.