The GazettE – TOXIC (by Narishi)

Creato il 19 ottobre 2011 da Ickopowah @ickopowah

Regular edition cover
recensione scritta da Narishi

Toxic è il nuovo album dei The Gazette, uscito dopo molto tempo dall’ultimo. E’ stato un successo immediato e ha già raggiunto i migliori posti delle classifiche. Il cantante Ruki è stato premiato alla trasmissione J-Melo e anche gli altri membri hanno ottenuto premi per questa Ballad inaspettata da parte della band.

My devil on the bed : è una delle canzoni più ritmate dell’album. La voce resa robotica del cantante si sottopone alla batteria incombente e le urla nel bel mezzo della canzone rendono tutto veramente diabolico.

Infuse Into : è uno spartito di sole note che la band ha usato per provare i sound delle altre canzoni. Come si può sentire, è veramente vulnerabile come sound e spinge molto sulle chitarre

Omega : anche questo è un piccolo spartito di sole note sul quale sono basate molte canzoni contenenti nella Ballad. E’ più dolce rispetto al primo ma somiglia molto ad un fischio emesso da un robot, soprattutto all’inizio.

Sludgy Cult : veloce e singolare, è una canzone che esprime gioia repressa attraverso la chitarra. La voce del cantante è mascherata da diversi toni robotici e segue il sound alla stessa velocità di esso.

Psycopath : partendo più lentamente, è una canzone diversa dalle altre. Sembra esprimere dolore ma tutto è nascosto dal potente sound che dal ritornello in poi si rafforza diventando quasi j-metal.

Ruthless deed : inizia con un bisbiglio per poi aprirsi in un variante di musica a suddetta di batteria. E’ forse la canzone più dolce dell’album ma comunque tradisce l’ascoltatore con urla improvvise proprio quando meno ce lo si aspetta. Tuttavia sembra l’unica canzone in cui la voce di Ruki è al naturale e non sottomessa da un tono robotico.

Venomous spider’s web : è un sound veramente ricco e invidiabile per chi come me vuole imparare a suonare. La voce di Ruki è tornata ad essere mascherata ma a mio parere è una canzone bellissima che esprime voglia di muoversi e di seguire la velocità del ritmo come meglio si può. Si sente molto il basso di Reita ma altrettanto gli assoli di chitarra.

Tomorrow never dies : veloce e variabile, è un sound ricco. E’ sorprendente come Ruki riesce a cambiare in tal modo la propria voce, dando all’ascoltato un motivo in più per interessarsi alla canzone.

Untitled : è per me la canzone più bella dell’album. E’ dolce e calma rispetto al resto della Ballad. La voce di Ruki raramente si è sentita così soffice e il ritornello fa pensare a tante cose misteriose per chi ascolta col cuore. Qui l’idea del jrock sembra essere espressa più tenera, come se i The Gazette si fossero trasformati in una band dal suono dolce e dalle chitarre serene.

The Suicide Circus : Tra i fan è la canzone più amata dell’album. Il sound è vulnerabile e non si ferma mai sulla stessa lunghezza d’onda, bensì continua a muoversi come se avesse fretta di portarsi al termine. Nel pv il trucco dei musicisti e la presenza di creature sofisticate esprimono l’idea di un circo gotico in cui solo chi non ha paura può entrarci. E’ più come una favola nera, un romanzo dark, dall’aspetto basato sul mitico sound dei The Gazette.

A mio parere è un album bellissimo e dall’uscita dell’ultimo successo, ho atteso molto per Toxic soprattutto quando ho sentito dire che era una Ballad. Mi è piaciuto molto anche se alcune canzoni mi hanno un pò delusa come significato.

voto: 7+



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