E' proprio Terrier il cecchino designato, compie la sua missione omicida ed è costretto a fuggire e a vivere sotto copertura per molti anni.
Quando torna in Congo per lavorare in un'organizzazione no profit ed è fatto bersaglio del tentativo di omicidio da parte di un gruppo di mercenari locali, è costretto a tornare in Europa per fare chiarezza sul suo passato e per scoprire chi lo vuole morto.
E incontra di nuovo la sua ex fidanzata....
Non vorrei che Sean Penn abbia visto la svolta action senile di Liam Neeson e abbia provato invidia raffazzonando un film come questo.
Il sospetto c'è : Sean, anni 55 ad agosto e palestrato il giusto , prende un romanzo , ne scrive la sceneggiatura assieme a Pete Travis e Don MacPherson, si ritaglia anche un ruolo da produttore oltre che da protagonista assoluto, assolda il muscolare Pierre Morel, virgulto formato da Luc Besson e regista non a caso del primo Taken , cioè il film che ha sancito la svolta action del suddetto Liam Neeson e si costruisce un film su misura contornandosi di comprimari di lusso che decidono di stare nel suo cono d'ombra ( tipo Bardem, Winstone e Idris Elba).
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: The Gunman è un action rozzo e registicamente volgare, uno di quei film nati già vecchi in partenza e che arrivano fuori tempo massimo, un veicolo promozionale per il trainer di un Sean Penn ( addominali a tartaruga come se non ci fosse un domani che vedete immortalati poco più in basso) che lascia in un cassetto la tecnica in favore dell'azione dura e cruda e delle sequenze adrenaliniche giocate sul filo della tensione.
In questo sfacelo non si salvano neanche i comprimari di cui sopra con un Bardem oscenamente sopra le righe, un Winstone in un personaggio che più incolore non si puà e un Elba che con la sua fissità da merluzzo del Nord Atlantico fa rimpiangere assai i suoi ( bei ) trascorsi televisivi.
In mezzo al bailamme c'è spazio anche per la divetta nostrana Jasmine Trinca che conta come il due di coppe quando briscola è spade e sfodera un autodoppiaggio da denuncia penale, un po' come tutti i nostri conterranei impegnati all'estero, in quelle rare occasioni che vengono ingaggiati.
Il sospetto è che Sean Penn voglia quasi esorcizzare la vecchiaia che avanza.
Peccato per la tematica importante ( lo sfruttamento dei Paesi più poveri da parte dei più ricchi) che viene buttata alle ortiche in un film senza capo nè coda, con una sceneggiatura che ha più buchi di una forma di groviera.
Sean, caro, non è appagante neanche parlare male di te.
Anche perché tu quando vai a casa trovi Charlize Theron che ti aspetta tra le lenzuola e noi che ti critichiamo stiamo qua con un bel palmo di naso....
PERCHE' SI : il cast ha nomi altisonanti e nulla altro, qualche sequenza action girata e montata come il dio del cinema comanda.
PERCHE' NO : film fuori tempo massimo, costruito su un divo che sta invecchiando con un cast che decide di stare nel suo cono d'ombra, Jasmine Trinca si autodoppia penosamente e Bardem recita oscenamente sopra le righe.
LA SEQUENZA : il duello finale alla Plaza de toros durante una corrida.
DA QUESTO FILM HO CAPITO CHE :
Mai visto Sean Penn così palestrato, anzi....
Può darsi che stare con una come Charlize Theron ti faccia venire l'ansia da prestazione.
Chi sarà il prossimo attore con un curriculum serio ( tipo due Oscar come Penn) che opterà per la svolta action in vecchiaia?
Perché Pierre Morel continua a girare film che sembrano fatti con lo stampino?
( VOTO : 3 / 10 )