Prodotto interpretato e co-sceneggiato da Sean Penn, The Gunman è un prodotto irritante, banale e malamente costruito. Un film che esibisce un protagonista malato e pieno di rimorso per le azioni passate, caratterizzazioni che vorrebbero rendere verosimile la pellicola senza riuscirci.
Nel 2006 Jim Terrier lavora in Congo per conto di una ONG, ma quello che fa veramente è uccidere su commissione. Otto anni dopo, Jim sopravvive a un attentato e comprende che il suo passato lo vuole morto.
Si deve iniziare da un presupposto chiaro: Sean Penn non è credibile e il film di conseguenza, appoggiandosi alla sua interpretazione, si tramuta in un prodotto difficilmente digeribile. Difatti The Gunman perde il bandolo della matassa immediatamente, senza ritrovarlo mai più e scivolando sempre più nel teatrino delle spiegazioni e nelle scazzottate fini a se stesse.
The Gunman cerca la redenzione, ma trova la superficialità d’intenti. Un film che non riesce a farsi apprezzare, anzi si fa ben presto irritante e malamente narrato. Ricercando insistentemente la caratterizzazione del protagonista, Sean Penn finisce per renderlo piatto e unidimensionale, un sicario che si vede braccato in ogni dove e che prova, senza riuscirci, a riabilitarsi perpetrando la vendetta.
Contrappuntato da un cast internazionale, The Gunman trova in Jasmine Trinca l’interpretazione più coerente e nel personaggio di Bardem il più controverso e accattivante. Noioso e debilitato da una regia raffazzonata, The Gunman delude sotto tutti i punti di vista e non riesce a coinvolgere il pubblico. Un prodotto canonico privo di suspense, di azione e drammaticità. Uno spreco di attori di livello, nel quale Sean Penn mostra i muscoli, ma non la sua bravura recitativa.
Uscita al cinema: 7 maggio 2015
Voto: *