Hugo Blick, sceneggiatore e regista di The Honourable Woman, per convincerla ad accettare il ruolo di Nessa, ha mandato a Maggie Gyllenhaal la sceneggiatura di tutti gli otto episodi della mini-serie, un fatto inusuale per la tv. L’attrice è rimasta subito colpita dalla sceneggiatura e ha voluto prendere parte al progetto assolutamente, anche se ha due bambini piccoli e ha dovuto portarli a Londra e in Marocco per cinque mesi: “Ho fatto di tutto per non accettare, ma è stato impossibile: non riuscivo a smettere di leggere i copioni, sono così insolitamente fenomenali! Non avevo mai letto niente di simile prima: è un mix perfetto di thriller e profonda umanità” ha dichiarato in un’intervista.
2. TRE MESI DI RIPRESE IN TRE CONTINENTI
Le riprese di The Honourable Woman si sono svolte in tre mesi, da luglio a settembre 2013, in tre continenti differenti: i set sono stati allestiti a Londra e nel Kent, in Marocco e negli Stati Uniti.
3. L’ACCENTO INGLESE
Maggie Gyllenhaal è nata a New York, ma in The Honourable Woman interpreta una donna anglo-israeliana e sfoggia un perfetto accento inglese: l’attrice ha potuto contare per il ruolo sui suoi studi giovanili alla Royal Academy of Dramatic Art di Londra e ha ammesso, durante un’intervista, di adorare l’accento inglese. 4. UN GUARDAROBA IMPECCABILE
In America pubblico e riviste di moda sono impazziti per il look di Maggie Gyllenhaal in The Honourable Woman: il suo personaggio, Nessa Stein, sfoggia un guardaroba cento per cento british style, composto da completi di Stella McCartney dalle linee semplici ed eleganti, cappotti di Mulberry e sottovesti di Bodas. L’attrice ha dichiarato che il guardaroba di Nessa l’ha aiutata a entrare in connessione con il ruolo: “I vestiti sono sempre la chiave d’accesso al personaggio”, ha detto in un’intervista, mentre il costumista della serie, Edward K Gibbon, ha affermato: “I vestiti contano: quelli di Nessa esprimono il suo rapporto con il potere”. 5. HUGO BLICK E BATMAN
6. IL VERO NOME DI MAGGIE GYLLENHAAL
Il vero nome di Maggie Gyllenhaal non è Margaret, come molti credono, ma Margalit Ruth Gyllenhaal: Margalit è un nome ebraico che significa perla. 7. LE NOBILI ORIGINI DI MAGGIE GYLLENHAAL
Maggie Gyllenhaal appartiene a una famiglia di artisti di New York: sua madre è la sceneggiatrice Naomi Foner, suo padre è il regista Stephen Gyllenhaal e suo fratello è l’attore Jake Gyllenhaal. I Gyllenhaal discendono da una nobile dinastia svedese. 8. MAGGIE GYLLENHAAL E IL SESSO
In molti dei suoi lavori, Secretary e Hysteria su tutti, Maggie Gyllenhaal si è trovata a interpretare personaggi che hanno molto a che fare con il sesso: The Honourable Woman non fa eccezione, come ha commentato l’attrice: “Le persone spesso mi chiedono se mi sento attratta da film in cui c’è molto sesso: tutti sono interessati al sesso. Mi piace esplorare tutti gli aspetti dell’essere umano”.
9. IL GOLDEN GLOBE
Per la sua interpretazione in The Honourable Woman, lo scorso 11 gennaio Maggie Gyllenhaal ha vinto il Golden Globe come migliore attrice in una mini-serie televisiva. In precedenza l’attrice era stata nominata due volte ai Golden Globes: nel 2003 per il film Secretary di Steven Shainberg e nel 2006 per SherryBaby di Laurie Collyer. Nel 2010 era stata inoltre nominata al premio Oscar come migliore attrice non protagonista nel 2010 per la sua interpretazione in Crazy Heart di Scott Cooper, insieme al suo compagno di set Jeff Bridges, che quell’anno ha vinto il premio come migliore attore protagonista.
10. L’IMPEGNO POLITICOIn The Honorable Woman Maggie Gyllenhaal interpreta un personaggio che si trova a dover fronteggiare in prima persona il conflitto israelo-palestinese: nella vita privata si è esposta politicamente in diverse occasioni, soprattutto contro la guerra in Iraq, che ha definito un conflitto cominciato “in nome del petrolio e dell’imperialismo” e ha partecipato alla campagna “Artists United to Win Without War”. Nel 2004, insieme al fratello, ha supportato John Kerry alle elezioni presidenziali mentre nel 2008 si è schierata in favore di Barack Obama. Tutta la famiglia Gyllenhaal sostiene inoltre la campagna American Civil Liberties Union (ACLU) e l’organizzazione no-profit Witness, che attraverso internet, denuncia le violazioni dei diritti umani. Pubblicato su TvZap.