30 maggio 2012 Lascia un commento
Detto cio’ pare scontato che quando il "signore" sessualmente insoddisfatto, si presenti alla ragazza a pantaloni calati e lei non solo sia compiacente ma anche piacente, il misfatto termini con grande soddisfazione di entrambi e il gioco continuerebbe a lungo se la vecchia serva non andasse a spifferare tutto alla suocera la quale non avra’ di meglio da fare che cercare di assassinare la giovane cameriera.
Il resto del film cresce con tensione moderata e costante, giusto grado di retorica nell’infinita lotta di classe cinematografica spingendo sul tasto senza pero’ abusarne, definendo ruoli di buoni e cattivi trasversalmente al ceto sociale d’appartenenza dei protagonisti. Infine la punizione sara’ per tutti, per i ricchi, i poveri, gli stupidi e i piu’ dotati, in fondo anche questa una piacevole anomalia nell’idea prettamente taoista dei grigi tra i bianchi e neri. Trovo che il distacco tra le vicende narrate e lo spettatore alimenti l’estetica terribilmente suadente e al limite della perfezione che forse puo’ non piacere ma che ha saputo colpirmi. Non ho visto l’originale e intendo provvedere, non tanto per un confronto di stile quanto di interpretazione della stessa storia a cinquant’anni di distanza.
Bello e affascinante, forse freddino ma con eros e thanatos in una delle loro migliori danze.