The Innkeepers

Creato il 01 novembre 2013 da Shaqino

USA 2011
Titolo Originale: The Innkeepers
Regia: Ti West
Sceneggiatura: Ti West
Cast: Sara Paxton, Pat Healy, Kelly McGillis, Alison Bartlett, Jake Ryan, Lena Dunham, George Riddle, Brenda Cooney, John Speredakos, Officer Mitchell
Durata: 101 minuti
Genere: Horror

La trama in breve: Claire e Luke sono due receptionist allo Yankee Pedlar Inn, che devono occuparsi di gestire l’hotel nell’ultimo weekend di attività. Presto i due inizieranno a speculare riguardo una storia avvenuta anni prima riguardante una certa Madeleine O’Malley, defunta all’interno dell’hotel ma che ancora vive al suo interno sotto forma di spirito.

Avevo detto che per la sera di Halloween avrei evitato feste tamarre e/o in maschera in discoteca per dedicarmi alla visione di una vera e propria chicca dell’horror degli ultimi anni. Anche se non piaciuto ai miei compagni di ventura, a me il film ha decisamente preso benissimo per vari motivi su cui ci sarebbe da discutere per ore, ma che devo cercare di farvi capire in qualche riga.

MOTIVO 1: Purtroppo negli ultimi anni la cinematografia horror ci ha abituato a film spaventosi ma che turbano pochissimo, film che puntano tutto o quasi su spaventi improvvisi che, sì, al momento ti fanno sussultare, ma alla lunga tendi a dimenticarteli. Io, che ho come termine di paragone (e questo è un mio enorme difetto, non amerò mai appieno un horror per colpa di questa cosa) lo “Shining” di Stanley Kubrick, in un horror apprezzo infinitamente di più una sensazione di ansia prolungata che talvolta sfocia in paura piuttosto che uno spavento di tre secondi. Mi piace sentirmi battere il cuore più velocemente e avere il respiro affannato per dieci minuti di seguito, non mi piace per nulla perdere il respiro per una frazione di secondo. E, se questo “The Innkeepers” a “Shining” gli lucida le scarpe, quanto meno gliele lucida davvero molto bene.

MOTIVO 2: In un’ora e quaranta di film, sperando di non spoilerare nulla, per un’ora non succede praticamente niente, a parte qualche fatto isolato, mentre negli ultimi quaranta minuti la tensione esplode totalmente. Eppure, mentre tutto si muove lentamente, con dialoghi prolissi e scene abbastanza allungate, Ti West ha già iniziato a lavorare sulla tensione, molto meno forte rispetto ai quaranta minuti finali, ma che rimane come una sensazione di fondo, di qualcosa fuori posto che sta per accadere. E, riallacciandomi al motivo 1, la scena iniziale è simbolo di una scelta ben precisa: Ti West ci prende in giro con un ormai famoso scherzo presente su Internet, quelli che ti fanno comparire mostri urlanti all’improvviso, ci fa spaventare per un attimo, per poi dissociarsi completamente per tutta la durata del film dallo stile horror che sta maggiormente spopolando in questo momento.

Fondamentalmente i due motivi per cui questo film mi è davvero piaciuto tanto sono riuscito a riassumerli in queste poche righe. Film per cui perdo le speranze di vederlo un giorno in Italia, perchè vabbeh, si sa come funzionano le cose più o meno. Se a questi due motivi ci aggiungiamo delle riprese maestose condite in alcuni momenti da un retrogusto grottesco (la seconda apparizione dello spettro è spettacolare in questo senso), non posso fare altro che consigliare di vedere questo film. Probabilmente non vi piacerà, ma non posso certo convincervi a cambiare gusti. Io amo questo stile, che purtroppo non fa parte, tranne alcune rare eccezioni, dell’epoca cinematografica in cui ci troviamo per quanto riguarda i film horror. Io preferisco immaginare piuttosto che vedere, preferisco un film in cui la paura non ti viene servita già pronta tramite scene ad effetto, ma che fa in modo di crearla a piccoli passi.

Voto: 8,5



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