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The Jesus And Mary Chain - Le origini del movimento "shoegazer"

Creato il 16 ottobre 2011 da Lesto82

LO SPELEOLOGO

 

di NICOLAS ICARDI

 

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I Jesus And Mary Chain si formano a Glasgow nel 1984 per opera dei fratelli Jim e William Reid rispettivamente voce e chitarra, con l'apporto del bassista Douglas Hart e il batterista Murray Dalglish. Dalglish viene sostituito quasi subito da Bobby Gillespie (futuro frontman dei Primal Scream). Il gruppo pubblica nell'arco di sei mesi tre singoli che lo impongono all'attenzione della critica inglese, "Upside down", "Never Understand" e "You Trip Me Up". Scoperti da Alan McGee, proprietario della Creation, il gruppo gode subito di un buon lancio pubblicitario e con l'album "Psychocandy" alla fine del 1985, si impongono già alla ribalta mondiale. Melodie semplici e voce che viene da lontano quasi eterea, sembrerebbe, ma estremamente intensa, il tutto letteralmente ricoperto da una cascata di feedback e distorsioni della chitarra, che in certi momenti crea un muro sonoro di livelli mai visti prima. Il gruppo produce un sound caotico e nevrotico che nelle esibizioni live con l'aggiunta di provocazione e sberleffi risulta affascinante per il pubblico e sconcertante per la critica. Nei mesi successivi i Jesus restano a guardare il putiferio scatenato (anche per l'affermazione di Jim che afferma come "Psychocandy" sia il miglior album prodotto negli ultimi vent'anni) e pubblicano in oltre un anno soltanto il singolo "Some Candy Talking", seguito nell'Estate 1987 da "April Skies" e "Happy When It Rains". La tempesta a quel punto si è quietata, ma c'è ancora furore e provocazione in "Darklands"(1987), in cui il gruppo fa maggior uso della melodia, I feedback si dissolvono, il rumore si scioglie e la rabbia evapora lentamente cedendo il posto ad una dolcezza melanconica. Strutturata la band essenzialmente come un duo (si alterneranno negli anni diversi batteristi, bassisti e chitarristi, chiamati per esibizioni televisive o concerti, mentre come componenti costanti rimasero solo i due fratelli Reid). Il terzo album, "Automatic", venne pubblicato nel 1989. L'album vede la presenza massiccia di synth e tastiere, e questa fu probabilmente la causa per la quale il disco non venne ricevuto favorevolmente come i due precedenti. Nel 1990 il gruppo pubblica l'EP Rollercoaster. Quindi i fratelli Reid aprono gli anni 90 suscitando lo stupore di parecchi fan, che abbandonano le aggressioni chitarristiche con l'album "Honey's Dead" (1992), che li porta verso territori più danzabili, vicini al suono dell'epoca. Anche l'album "Stoned and Dethroned"(1994) è una delizia per i fan del gruppo con hit completamente rivisitati e cover totalmente irrispettose degli originali. Il successivo Ep "Sometimes Always"(1994) vede la voce di Jim affiancata a quella della fidanzata di William, Hope Sandoval dei Mazzy Star. Nonostante "Sometimes Always" diventi un hit l'album delude i fan britannici, incantando invece il mercato americano, fino ad allora rimasto indenne al fascino del gruppo. Poco dopo la pubblicazione del discreto "Munki"(1998), il sodalizio dei fratelli Reid giunge al termine. William pubblica prima un singolo a proprio nome e subito dopo allestisce un nuovo progetto denominato Lazycame, con cui realizza un paio di album passati completamente inosservati. Il fratello Jim fonda i Freeheat anche lui avrà scarso successo. Nel 2007 i Jesus si riuniscono per intraprendere esibizioni da vivo in svariati festival nel mondo e Jim Reid ha annunciato che il gruppo sta lavorando sui pezzi per un nuovo album ma ad oggi  non c'è stata nessuna nuova uscita.
Dalla loro discografia vi propongo 3 pezzi:
"JUST LIKE HONEY" da "Psychocandy"(1985), ballata orecchiabile con cui si apre l'album, è una canzone di due accordi di una bellezza incredibile. La melodia è semplice e dolce, il testo triste e riflessivo, molto lontana dalle atmosfere di altri pezzi del disco.

 


"HAPPY WHEN IT RAINS" da "Darklands"(1987), pezzo quasi dance ma atmosferico in cui i ritmi incalzano e il sapore bubblegum, più tipicamente rock'n'roll dei pezzi del gruppo scozzese prende il sopravvento.

 

 

"DARKLANDS" splendida title-track da "Darklands"(1987), ballata malinconica in cui le chitarre non stridono più ma accompagnano garbatamente i sibili di William Reid e i suoi appena accennati coretti.

 

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A DOMENICA PROSSIMA...

 


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