The joy of Christmas book tag

Creato il 24 dicembre 2015 da Ceenderella @iltempodivivere

Buongiorno, amici! Domani è Natale e immagino molti di voi ci staranno già dando dentro con le mangiate epiche delle feste… sapeste quanto vi invidio! Mi manca andare a Natale dai nonni a Napoli e iniziare a rimpirzarsi dal pomeriggio fino a notte in una tavolata di cinquanta persone. Purtroppo, sono distante cinquecento chilometri e, al momento, ancora in missione regali. Me ne mancano tre, che si sono aggiunti all’ultimo minuto. Presente quei regali che non sapete mai se fare o meno, perché magari si tratta di persone che vedete raramente, con cui non avete un rapporto in particolare? Be’, alla fine ho lasciato che lo spirito natalizio avesse la meglio e mi sono detta che sì, mi andava di farlo. Dovendo andar di fretta, ho pensato di lasciarvi un tag carino inventato dalla booktuber di Novels and nonsense che, visto il tema, ci stava proprio.
Vi auguro pance piene e risate serene di tutto cuore, amicetti!

1.  Anticipation: The Christmas excitement is real.
What book release(s) are you most anticipating?

(Aspettativa: l’eccitazione natalizia è palpabile.
Quale/i uscita/e aspetti di più?)

Domani dovrebbero rivelare dalla Mondadori la data di uscita del terzo volume della saga del Trono di ghiaccio di Sarah J. Maas, quindi direi che la tensione sì, si sente per quello. E anche per il capitolo finale della trilogia Winner’s curse di Marie Rutkoski, ancora inedita in Italia e in uscita a marzo.

2. Christmas Songs & Carols: What book or
author can you not help but sing its praises?

(Canzoni e carole natalizi: di quale libro o
autore non puoi non cantare le lodi?)

Al momento mi vengono in mente Trevor di James Lecesne e Wonder di R.J. Palacio, due libri che tutti dovrebbero leggere una volta nella vita.

3. Gingerbread Houses: What book or
series has wonderful world building?

(Le casette di pan di zenzero: quale libro o
serie ha un world-building favoloso?)

La serie Raven boys di Maggie Stiefvater, un qualcosa che pensi di aver capito e che poi sa sempre sorprenderti aggiungendo qualcosa o confutando qualcos’altro, ma riuscendo al contempo a essere credibile e tenere tutto assieme senza che niente sfugga mai al controllo.

4. A Christmas Carol: Favorite classic
or one that you want to read?

(Canto di Natale: il classico preferito
o quello che vuoi leggere?)

Credo che andrò con due dei miei romanzi preferiti, delle sorelle Brontë: Jane Eyre di Charlotte e Cime tempestose di Emily. Oltretutto, non so, l’ambientazione ha quel certo non-so-che che mi ricorda il Natale, o perlomeno, l’inverno.

5. Christmas Sweets: What book would
you love to receive for Christmas?

(Dolcetti di Natale: che libro
vorresti ricevere per Natale?)

La duologia If I stay di Gayle Forman, che ho letto in digitale e che vorrei davvero avere in cartaceo. O qualsiasi libro. Ne ricevo così pochi in regalo che davvero mi andrebbe bene tutto!

6. Candles in the Window: What book
gives you that warm fuzzy feeling?

(Candele alla finestre: quale libro
ti dà una sensazione di calore?)

Odio ripetermi, ma in quest’ultimo periodo, niente come Wonder di R.J. Palacio. Se non l’avete letto, fatelo al più presto.

7. Christmas Trees & Decorations: What are
some of your favorite book covers?

(Alberi di Natale e decorazioni: quali sono
alcune delle tue copertine preferite?)

Ultimamente mi ha colpita tanto la copertina di Promettimi che ci sarai di Carol Rifka Brunt ma direi che anche quelle della Winner’s curse di Marie Rutkoski (uno e due) sono tra le mie preferite. Duole, perciò, venire a sapere che queste ultime sono state cambiate e rese più – come dire – commerciali.

8. Christmas Joy: What are some of your favorite things about Christmas And/Or some
of your favorite Christmas memories?

(La gioia del Natale: quali sono alcune delle tue cose
preferite del Natale e/o alcuni de tuoi ricordi preferiti del Natale?)

L’atmosfera: le luci per le strade di Firenze, l’attesa per l’illuminazione dell’albero sotto al Duomo con il gonfalone, l’inno della vittoria fiorentino e i bandierai degli Uffizi, la decorazione dell’albero, l’impacchettare i regali, le abbuffate a suon di frittura di pesce. L’aria che si respira in strada. Non so, sotto Natale tutto sembra più bello.
Per quanto riguarda i ricordi, direi che il più divertente rimane la tradizione di ogni anno di mia sorella e mia che sbirciamo nei pacchi prima del Natale, arrivando talvolta a fare dei buchetti sotto. Sì, lo so, siamo pessime ma ormai lo facciamo da sempre, non si può smettere solo perché si è cresciute! Il ricordo più bello credo rimanga l’ultimo Natale con nonno, che è poi l’ultima volta che l’ho visto: ricordo di essermi sentita male quell’anno, ma non importa, ricordo lui seduto a capotavola di un tavolo che vedeva sedute minimo quaranta persone, ricordo lui che gioca a carte, stappa lo spumante, taglia il pandoro. Da quando non c’è più, il Natale a Napoli non è più lo stesso. Forse è anche un po’ per questo che sono in un certo senso grata di spenderlo qui anziché scendere. Con il bonus di passarlo col mio ragazzo: la sera della vigilia a mezzanotte precisa ci scambiamo i regali e non sapete quanto non veda l’ora quest’anno!


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