The Kids Are All Right è una commedia dai toni drammatici, condita con molto umorismo, su quanto sia difficile e meraviglioso tenere in vita un matrimonio fra due donne che si amano da moltissimi anni. Scritto e diretto da Lisa Cholodenko, è una commedia per tutti, che non piacerà solo ai bigotti. ***SPOILER*** In due parole, è la storia di Jules e Nic, una coppia di lesbiche sui 50 anni, sposata da almeno un ventennio, con due figli adolescenti di 18 e 15 anni, Joni e Laser, avuti tramite un’inseminazione tramite banca del seme. Le due donne hanno deciso che i loro figli, una volta maggiorenni, potranno contattare, se vogliono, il donatore di sperma (Mark Ruffalo, anche lui molto credibile e bravo), ossia loro padre. Così accade, ma la cosa avviene all’inizio di nascosto dalle due madri, perché i figli hanno paura di ferire in qualche modo le genitrici. Quindi i due adolescenti conoscono Paul, che è molto più simpatico e cool di come si potevano aspettare. Nel giro di poche settimane, la figlia maggiore, Joni, è molto contenta della scelta fatta, il figlio minore, Laseri, un po’ meno, ma insomma, questo Paul incuriosisce anche lui. Quando le due mamme vengono a sapere che i figli hanno incontrato il donatore di sperma, si propongono di conoscerlo anche loro, per assicurarsi che l’uomo non sia un poco di buono. Paul, che è proprio un uomo easy going, fa breccia a poco a poco anche presso le due mamme, ma in modo molto diverso, e in tempi molto distanti. Coinvolge dapprima Jules nel ridisegno del suo giardino dove l’uomo ha messo su un ristorante glocal, e poi conquista Nic col suo charme. Ma mentre il rapporto con Nic rimane su un piano meramente platonico – i due si ritrovano su un vecchio vinile di Joni Mitchell – quello con Jules assume degli inaspettati aspetti sessuali che poi diventano anche sentimentali e romantici, soprattutto per Paul.
Quando Nic scopre la tresca e vede che Paul le sta sfilando via tutta la sua famiglia, c’è una bella reazione di Jules, che si rende conto di stare calpestando la persona che ama di più, Nic. Così la relazione con Paul viene troncata sia da Jules che dai due figli. Ma Paul, in crisi di mezza età, ha il coraggio di tornare a casa delle due donne per salutare Joni che parte per il college, ma viene respinto dalla diciottenne e poi affrontato da Nic con una grande caparbietà: “Se ti piace tanto avere una famiglia, vai fuori e costruiscitene una tua, ma non pensare di prenderti questa, perché questa è la mia” dice la donna. Paul si sente una merda, perché sa che Nic ha ragione ed esce mesto di scena.
Il film termina con la famiglia unita che porta Joni al suo nuovo dormitorio per il college. La diciottenne, che è stata abbastanza insofferente verso le sue mamme come tutte le adolescenti, è ora spaventata da dover rimanere tutta sola nel nuovo ambiente, ma in un’ultima scena strappalacrime nella quale le due mamme abbracciano piangendo la loro figlia maggiore, alla fine la salutano, e il messaggio è che chi ti ha cresciuto per una vita ci sarà sempre, anche se a un certo punto devi prendere la tua strada e allontanarti fisicamente.
L’ultimissima scena è una battuta di Laser, il quindicenne, che tornando in macchina con le due mamme dice: “Non credo che dovreste divorziare”. Nic chiede il motivo e lui, candido: “Siete troppo vecchie per farlo”. “Grazie, Laser” risponde Nic, mentre Jules tende la mano a sua moglie e lei trova la forza di perdonarla per il tradimento e salvare così il matrimonio.
In generale, consiglio il film a tutti, ma proprio tutti.