The Last of Us: ultime news da Naughty Dogs

Da Zombie Knowledge Base
Nell’ultimo mese Naughty Dogs, ha rilasciato varie informazioni sul suo nuovo titolo, The Last of Use. Scopriamo assieme dopo il salto l’intervista rilasciata dal direttore creativo Neil Druckmann e dal director del gioco Bruce Straley con le ultime novità riguardo le ambientazioni, i nuovi nemici e le meccaniche gioco.

Come anticipato nelle precedenti news, in questo gioco entreremo nei panni di Joel, uomo di cinquanta anni che avrà come obiettivo quello di guidare Ellie, ragazza di quattordici anni, e riuscire a scappare con lei dalla zona in quarantena.
Tramite Naughty Dogs apprendiamo che non ci sarà una modalità multiplayer, nel gioco si alterneranno sparatorie a combattimenti a mano nuda, e il titolo non sarà open-world. Potremmo infatti solo girare nelle aree del livello andando anche in cerca di provviste col rischio però di incontrare nemici.
Il realismo sarà uno degli elementi principali del titolo, ad esempio le armi si danneggeranno in base all’uso che ne faremo, sarà meglio evitare confronti diretti, quando possibile, anche perché in caso saremmo colpiti la nostra vita potrà essere rigenerata solo tramite l’utilizzo di particolari Health Pack.
Provviste e munizioni saranno difficili da reperire e le sparatorie non costituiranno quindi una parte fondamentale del gioco ma le armi avranno un comportamento realistico rendendo letale anche un singolo proiettile. Anche le reazioni dei nemici potranno cambiare infatti questi saranno dotati di emozioni e di personalità.

Nel gioco ci saranno anche alcune missioni secondarie dove potremmo aiutare altri sopravvissuti.
Ellie, il cui aspetto esteriore è dovuto alla somma di tanti riferimenti ad attori, non potrà essere controllata da noi ma solo dall’intelligenza artificiale. I programmatori assicurano che tuttavia la sua presenza non trasformerà il gioco in una lunga missione di scorta e ci sarà di aiuto in alcune situazioni, inoltre le sue abilità aumenteranno nel corso del gioco.
Sempre dalle dichiarazioni dei due programmatori Neil Druckmann e Bruce Straley apprendiamo che, oltre ad altri sopravvissuti e agli infetti, a ostacolare il cammino dei due protagonisti ci saranno anche insetti giganti, risultato del gene responsabile della contaminazione, come formiche più grandi del normale che potranno uscire dal sottosuolo e attaccarci.
Il gioco sarà ambientato a Pittsburg. Per le ambientazioni, i programmatori si sono ispirati al libro e al documentario della BBC “The world without us” ma rispetto a quest'ultimo l’ambientazione sembrerà un po’ irrealistica poiché dall’evento apocalittico sono passati solo venti anni.

Ecco a voi un'intervista rilasciata dal creative director Neil Druckmann riguardo all’obiettivo principale del gioco:
"Non abbiamo intenzione di fare paura. Ci saranno cose terrificanti, ma non sono la parte cruciale del gioco. Nemmeno i mostri sono il cuore del titolo. La relazione tra Joel ed Ellie lo è. Stiamo cercando di dire qualcosa circa gli esseri umani e il modo in cui questi esistono. Non necessariamente in questa precisa ambientazione, ma in tutte le circostanze."

Qui invece segue l’intervista di Bruce Straley che parla delle ambientazioni:
"I sistemi stanno per crollare. I computer portatili, i telefoni cellulari, l'accesso a Internet, le luci esterne: tutte queste cose si spegneranno prima o poi. Siamo rimasti bloccati nel traffico di Los Angeles solo per cercare di arrivare al ristorante a dieci isolati di distanza: c'è voluta un'ora. Quando così tanta schifezza 'intasa' il sistema, è questo quello che potrebbe succedere." ."Per la nostra ricerca ci siamo chiesti cosa sarebbe successo?"
Continua Druckmann:
"Quali sono i tempi della natura per recuperare il terreno rubato dall'uomo? Cosa succede quando i tubi di scarico si intasano, l'acqua inizia a raccogliersi in grandi pozze e i tetti cominciano a crollare? Ci rendiamo conto che, leggendo queste cose, sembra che ogni giorno stiamo costantemente lottando contro la natura."

Straley conclude con alcuni esempi:
"Potete trovare dei lotti abbandonati in cui adesso sono cresciute delle piante molto belle. A Detroit, ad esempio, ci sono sobborghi enormi che sono stati ripresi dalla natura. E' interessante notare questa cosa, questa 'porno rovina' che troviamo là fuori, dove la gente cerca queste strutture abbandonate per scattare delle foto e pubblicarle su Flickr."
The Last of Us sembra per ora essere molto interessante perché ci troveremo a far fronte a vari nemici e situazioni dovendo contare sulle poche risorse che abbiamo per riuscire ad affrontarli e a continuare a sopravvivere.
Manca ancora molto però all’uscita di questo titolo e poiché ci saranno sicuramente molte modifiche solo allora potremmo decidere veramente se acquistarlo oppure no.
Per terminare, vi lascio con questo interessante video

[Fonte: Spazio Games]

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