2009: The Lodger di David Ondaatje
Con tanti prodotti men che mediocri che circolano sugli schermi non si comprende bene l’operato delle nostre case distributrici che di fronte a un lavoro più che dignitoso, sicuramente superiore alla media, decidono di immetterlo direttamente nell’home video.
The Lodger è un buon thriller, con le giuste atmosfere e i giusti ritmi. Non mancano certo gli stereotipi (il detective protagonista ha una situazione familiare disastrata, deve fare da maestro a una giovane recluta…) ma la sceneggiatura e la regia sono talmente perfette da non farli notare.
La trama è ben congegnata e plausibile, i colpi di scena non mancano, il finale (che pone interrogativi e dubbi allo spettatore) ingegnoso.
Ottima la prova degli attori, da un sempre bravo Alfred Molina a una talentuosa Hope Davis (in un ruolo particolarmente difficile).
Scrive dirige e produce David Ondaatje: al suo primo film mostra di conoscere bene il mestiere e di sapersi circondare da abili collaboratori (fotografia musica ambientazione sono da plauso).
Con lo stesso titolo, Alfred Hitchcock aveva realizzato un film nel 1926. Benché ispirato al personaggio di Jack lo Squartatore, il film di Sir Alfred non ha nulla a che fare con questo di Ondaatje. Da un romanzo di Mrs. Belloc Lowndes, è il suo terzo lavoro e il primo in cui compare e di cui si dichiarò soddisfatto: “Per la prima volta ho applicato il mio stile. In realtà, possiamo dire che ‘The Logder’ è il mio primo film” (A.H).
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