SEGUENDO UN FILO INVISIBILE DI PENSIERI: ” …e se fosse proprio lo stupore e la sorpresa di scoprire qualcosa di -nuovo- e che non si riesce a definire?” Molte persone al sorgere di questa domanda si potrebbero chiudere in un “non mi interessa” continuando a ignorare un mondo che sta cambiando e una creatività che sta diventando la quotidianitá di molti giovani.
Conoscere, scoprire, curiosare sono gli ingredienti di ogni giornata e oggi a colazione da TIMEtoBE c’é Phil Toys ma per me lui é “the Lord of Paper”. Perché? Trasformare un oggetto comune, la carta, in qualcosa di altrettanto comune, la scarpa, riuscendo peró a sublimare le due cose in qualcosa di ORIGINALE e UNICO é qualcosa che può fare solo chi regna il proprio pianeta creativo.
“Ciao, sono Filippo Perin in arte PHIL, pure i miei mi chiamano così.
Forse perché quando ero più giovane tutti quelli che seguivo avevano un Nikname e si firmavano con qualche Tag, beh, sembravo fosse una roba figa e così ho cominciato a firmarmi PHIL. In realtà la cosa curiosa è l’evoluzione del mio Logo, all’inizio (circa 8 anni fa), usavo un logo appena abbozzato e molto poco “Logo” se ne valutiamo le caratteristiche, poi con un po’ di esperienza e con la mia crescita artistica sono evoluto e con me il mio logo che, ora non è altro che la mia firma in quanto PHIL.
Io sono nato nel lontano ’83, ho sempre seguito la cultura hip hop e gravitavo intorno al mondo dell’arte urbana ma da outsider. Facevo fatica a riconoscermi in qualcosa all’epoca (parliamo della mia adolescenza ), mi sono guardato intorno molto, ho fatto alcune esperienze che mi hanno consolidato e dopo un grave incidente e grazie al gioco del destino ho incominciato provando a produrre dei piccoli toy fatti di carta.
Agli inizi erano personaggi molto semplici e mi sono serviti per studiare questo tipo d’arte in modo approfondito e per poter trovare la mia chiave di lettura in un mondo che era ancora agli albori, almeno in Italia. Ora mi ritrovo a condivdere la mia passione per questo genere di disciplina con il mio lavoro “vero”. Purtroppo o perfortuna ho un’attività e lavoro da libero professinista in tutt’altro ambito, ma almeno mi ci pago la macchina e ci vivo.”
Phil mi manda questa mail, correggo: “Lord of Paper” mi apre un pezzettino del suo mondo, un mondo incredibile fatto di forbici, colla, fantasia e maestria. E… sono sbalordita. Come se fosse un sarto lui ritaglia la carta come se fosse tessuto, le cuciture, i dettagli fanno tutto parte di quello che per me rimane un mistero.
Non perdetevi la prossima parte della #BEINTERVIEW a Phil Toys.