18 gennaio 2016 Lascia un commento
Come accade di frequente in questi casi, c’e’ l’attore celebre ma non troppo o lo sfortunato decaduto, in questo caso Sean Bean e’ un po’ l’uno e l’altro. E’ possibile abbiano pensato a lui per via del suo passato tolkieniano e per il fatto che i mutati del film assomigliano terribilmente agli orchi de "Il signore degli anelli", pecca prevedibile per i bassissimi budget a disposizione per questa classe di film.
In effetti di originale non c’e’ proprio nulla: la catastrofe, la regressione, le mutazioni, il signorotto cattivo, la nuova speranza. Ancora una volta si pecca con stupidaggini che poco hanno a che fare coi soldi, tipo i ragazzotti con le barbette belle lustre e le giovani donne con un filo di rossetto e ceretta inguinale ma vabbe’, passiamoci sopra.
Di buono e’ che in fondo si fa pure guardare, la trama minima non offre idee ma non e’ neppure troppo scema, ci si annoia quanto basta ma restando nei limiti. In sostanza, e’ da parecchio che non mi sento di stroncare in toto un film di questa fascia. Da tenere in sottofondo cuocendo torte.