The Manhattan Projects è un fumetto edito da Image Comics, sceneggiato da Jonathan HIckman e disegnato da Nick Pitarra, che ho scoperto grazie alla segnalazione di Plutonia Experiment.
I “progetti Manhattan” del titolo sono quelli che si celano dietro al progetto ufficiale, il Manhattan Project messo in piedi dagli USA durante la seconda guerra mondiale che portò alla realizzazione della prima bomba atomica. Nella storia ideata da Hickman niente è come sembra e la realizzazione della bomba è solo la punta di un iceberg.
Come nella realtà, al comando del progetto c’è il generale Groves, incaricato da Roosevelt di coordinare il lavoro di un’equipe di scienziati d’eccezione. Ognuno di questi, però, nasconde qualche segreto (faccio qualche piccolo spoiler): Oppenheimer è in realtà stato sostituito da un suo gemello malvagio, Einstein ha (almeno) un doppio proveniente da un’altra dimensione, Harry Daghlian non è morto nell’incidente con il nucleo di plutonio, ma si è trasformato in una specie di Ghost Rider radioattivo, Wernher Von Braun ha un braccio bionico.
Se la presenza di alcuni dei più grandi scienziati del ’900 come personaggi di un fumetto non fosse sufficiente a convincervi Hickman butta nel calderone i nazisti, i sovietici (arriveranno nel sesto albo, che devo ancora leggere), i giapponesi con i samurai robot e gli alieni, un sacco di alieni. La storia scorre velocemente ed è costellata di colpi di scena, il tratto di Pitarra disegna volti espressivi e incredibilmente somiglianti con la realtà.
Manhattan Projects conta attualmente otto uscite. Gli albi cartacei costano $3.50 ciascuno, ma su Amazon potete trovare la raccolta dei primi cinque numeri a 10.63€. In alternativa c’è l’edizione digitale su comixology: il primo numero si può scaricare gratis, i successivi costano 1.99$, un prezzo decisamente conveniente.