The Manhattan Projects #2-6 (di J.Hickman, N.Pitarra e C.Peter)

Creato il 16 ottobre 2012 da Mcnab75

The Manhattan Projects
#2-6
di Jonathan Hickman, Nick Pitarra e Cris Peter
Image Comics
3.50 $, a colori (lingua inglese) (2.99 $ in versione digitale)

Di questa saga a fumetti vi avevo accennato tempo fa, recensendo il numero 1, Infinite Oppenheimers.
Nel frattempo ho continuato la lettura, acquistando i vari volumetti in versione digitale, su Comixology. Per comodità vi linko la pagina in cui potete accedere a tutti i numeri usciti finora.
Mi fa piacere confermare la validità assoluta di questo prodotto. The Manhattan Projects è una serie ricca di fantasia “estrema”, con folli spunti ucronici e marcatamente dieselpunk.
La trama si sviluppa con un intreccio ad ampio respiro, partendo da quanto visto nel primo numero.
Gli autori partono dalla supposizione che il Progetto Manhattan non riguardasse solo la costruzione della prima bomba atomica, bensì una serie di ricerche ancora più ardite e pericolose. Roba come il viaggio dimensionale, la robotica, i poteri paranormali. E gli universi paralleli…

Siamo nel Secondo Dopoguerra. Le potenze vincitrici si sono spartiti gli scienziati tedeschi impegnati in esperimenti borderline. Alcuni sono finiti a lavorare per gli americani, altri per i sovietici. Ma la Guerra Fredda non è la cosa che più preoccupa i vertici militari dei due colossi mondiali. A quanto pare c’è una minaccia che arriva dal cosmo e che rischia di schiavizzare l’intera umanità, a meno che le menti più geniali del pianeta non uniscano le loro forze per scoprire un modo per fermare i ben poco amichevoli alieni.

Incontro con la delegazione aliena.

E’ così che, su più fronti, personaggi quali Einstein, Fermi, Oppenheimer, Von Braun si mettono al lavoro per scoprire quanto più possibile sui nostri misteriosi vicini di casa stellari, che a quanto pare hanno già visitato la Terra molte volte in passato.
Una storia classica? Non proprio. Infatti Hickman e Pitarra sconvolgono il più canonico dei plot con una serie di twist (sì, adoro questa parola) incredibili. Oppenheimer, per esempio, è in realtà il suo gemello psicopatico e altrettanto geniale. Scelto come capo delegazione degli umani e inviato a trattare con l’avanguardia aliena, il buon professore sceglie una via ben poco diplomatica: uccide l’ufficiale al comando e ne divora il cervello per apprendere informazioni vitali.

Ma questo è solo un esempio delle tante trovate dell’autore. Ci sono anche anacronistiche intelligenze artificiali (IA), in particolare una in cui è stata trapiantata la personalità del defunto presidente Franklin D. Roosvelt.
Wernher Von Braun non è un algido scienziato, bensì un combattente a cui è stato impiantato un braccio cyborg di grande potenza.
Le truppe speciali dell’Armata Rossa sono costituite da soldati meccanici col cervello costituito da strane meduse senzienti che galleggiano in una soluzione liquida.
Così come esiste un finto Oppenheimer esiste anche un doppelganger malvagio di Einsten, che vive in una dimensione parallela… almeno fin quando qualcuno non lo porta sulla nostra.
E poi ancora: robot, alieni ripugnanti, scienziati condannati a vivere in forma di radiazioni letali, androidi samurai, bizzarrie scientifiche etc etc.

The Manhattan Projects, al momento disponibile solo in lingua inglese, è uno dei fumetti più divertenti e irriverenti tra quelli che mi sono capitati a tiro negli ultimi anni. I disegni sono molto colorati, ricchi di dettagli e resi in uno stile inconfondibile. Le copertine minimaliste le trovo semplicemente splendide.
Un must have!

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