Anno: 2011
Distribuzione: Walt Disney Studios Motion Pictures Italia
Durata: 98’
Genere: Commedia/Musicale
Nazionalità: USA
Regia: James Bobin
“It’s time to play the music
It’s time to light the lights
It’s time to meet the Muppets
On the Muppet Show tonight…”
Finalmente, a 12 anni dalla loro ultima avventura cinematografica, ritornano i Muppets ed è un trionfo.
Creati dal mai troppo rimpianto Jim Henson (Sesame Street, Fraggle Rock, The Dark Crystal, Labyrinth), The Muppet Show va in onda per la prima volta nel 1978. Lo Show, modellato sui vaudeville e music hall del passato, fu in grado di attirare sia il pubblico di adolescenti, sia quello adulto (non dimentichiamo che i Muppets fecero parte della prima leggendaria stagione del Saturday Night Live nel 1975). Il successo fu enorme con cinque stagioni televisive (oltre ad una serie di spin-off come Muppet Babies e Muppets Tonight) e sei lungometraggi realizzati tra il 1979 e il 1999. Poi, tutto ad un tratto, i Muppets sembravano finiti, superati, relegati a qualche speciale televisivo, perché apparentemente non più al passo con le nuove generazioni.
Arriviamo al 2008 ed entra in scena Jason Segel. Protagonista e sceneggiatore della commedia Forgetting Sarah Marshall, Segel nel suo film è un compositore che sogna di mettere in scena un musical su Dracula. L’impresa gli riuscirà, solo che gli interpreti non sono altro che dei pupazzi creati per l’occasione dalla Jim Henson Company. Il successo del film riaccende l’attenzione intorno ai Muppets e la Disney (che aveva acquistato la compagnia nel 2004), da anni alla ricerca di un modo con cui rilanciare il franchising, coglie la palla al pazzo. Segel, che durante la campagna promozionale di Forgetting Sarah Marshall aveva dichiarato più volte il suo amore e il desiderio di fare un film con i Muppets, riceve il difficile compito di far rivivere le creature di Henson, portandole ad un pubblico totalmente nuovo.
Chi scrive, è stato accompagnato dai Muppets per tutta la sua vita, il che sicuramente influisce sulla valutazione del film. Detto questo però, l’unica conclusione che si può trarre a fine visione è che l’operazione di rilancio è pienamente riuscita.
Presentato in anteprima italiana assoluta all’interno del Sottodiciotto Filmfestival di Torino, The Muppets, diretto da James Bobin (Da Ali G Show, Flight of the Conchords), vede i nostri eroi ormai separati, ritirati e soprattutto dimenticati dal grande pubblico. Quando però il loro storico teatro, ormai in disuso da anni, rischia di diventare proprietà del ricco petroliere Tex Richman, la banda si riunisce per mettere in scena un nuovo spettacolo e salvare in tal modo il Muppet Show.
Segel, insieme al suo co-sceneggiatore Nicholas Stoller (già regista di Forgetting Sarah Marshall), è riuscito a tradurre il suo amore per i Muppets in una sceneggiatura intelligente, piena di omaggi e riferimenti a momenti storici dello show, consapevole, allo stesso tempo, che i tempi e il pubblico sono cambiati. Come da tradizione non mancano numeri musicali, una serie di camei famosi (che non sveliamo qui, per non rovinare la sorpresa) e, soprattutto, l’intero storico cast dei Muppets, inclusa la new entry Walter. Da parte sua, Bobin riesce a tenere tutti gli elementi in perfetto equilibrio e il risultato è un film dal ritmo indiavolato e molto divertente.
La Disney credeva molto in questo rilancio (basta vedere la notevole campagna promozionale creata nei sei mesi precedenti all’uscita americana) e a giudicare dagli ottimi incassi aveva ragione.
The Muppets piacerà sicuramente ai bambini, ma anche a tutta quella generazione che oggi ha tra i 30 e 40 anni, cresciuta con Kermit, Piggy, Gonzo e Fonzie, e che non potrà evitare di commuoversi durante la visione.
Welcome back, Muppets!
Paolo Gilli