Il treno rallenta per la prossima fermata, sulla banchina una coppia sulla quarantina in bicicletta, con i giubbotti catarifrangenti e le facce arrossate dal freddo, si salutano ma non si vogliono staccare, lei sale, sistema la bici, va alla porta per baciarlo ancora. Il treno riparte e un ragazzo in completo scuro e sorriso luminoso insegue la fermata, ma non è la sua. Molte grazie, signore. Nemmeno il tempo di sedersi e ha tirato fuori un mazzo di carte non si sa da dove: è il suo primo numero. I need to practise (ma il sorriso e i modi sono già perfetti), scegliete la vostra carta magica, e il tre di fiori ricompare in ogni gioco, si ripresenta e si sovrappone con le immagini di una città da ansia di scoperta, che ti trovi presso le principali attrazioni e hai un rigetto per i nastri turistici con cui infiocchettano un luogo in cui vivono persone vere e vuoi la polvere e i topi della metropolitana e i bagni luridi a 30 pence e che quando hai quello vuoi altro, ancora ancora e ancora il tre di fiori, abbiamo trucchi fino a Reading.
Valeria Balistreri