The Nightly News

Creato il 14 ottobre 2013 da Eymerich
Critica ai media, satira politica, follia, ironia e ancora follia. Un gruppo di assassini schizzoidi del tipo "Ti sparo un colpo in testa e poi mi do fuoco a Time Square" hanno deciso che è ora di fare un pò di pulizia tra i giornalisti perchè glielo dice LA VOCE di una cassetta, ma qualcuno, ai piani alti, non è così daccordo. The Nightly News, ovvero una menzogna narrata in sei parti da quel pazzo visionario di Jonathan Hickman.
 
Su questo blog di Jonathan Hickman abbiamo già avuto modo di parlare e anche piuttosto bene. Il suo Pax Romana mi aveva entusiasmato molto, un'opera caratterizzata da una freschezza e originalità grafica e narrativa ammirevoli, che a fine lettura mi aveva fatto venir voglia di consigliarla a chiunque, amanti dei fumetti e non.
Come avrete già intuito, quest'oggi parleremo ancora di Hickman e di un'altra opera celebre della sua produzione, ovvero The Nightly News. Dopo Pax Romana e qualche commentino letto in rete, sono praticamente andato ad occhi chiusi sull'acquisto di questo volume che si è rivelato giustamente interessante.
Prima di entrare nel merito dell'opera credo che sia meglio fare una premessa personale sul suo contenuto. The Nightly News ci parla di comunicazione e complottismo mediatico, di manipolazione dell'informazione nel senso psico-patologico del termine, di media forti che guidano le scelte della popolazione, che indirizzano le scelte politiche ed economiche, che cambiano, influenzano e distruggono la vita dello stato o di una città, fino ad arrivare al singolo cittadino annientato da un servizio televisivo o da un articolo giornalistico.
Su questo tema si è scritto probabilmente troppo e spesso male. Dichiaro subito di non essere un amante del complottismo gratuito e dei pensieri ultracritici e ultrapessimistici intorno ai media, troppo spesso trovo questi discorsi superficiali, allarmisti, populisti, demagogici e quasi fideistici in quanto ad argomentazioni. Inoltre, il "Critical Media", è diventato un tema usurato e spesso svuotato di senso, non solo nelle sue manifestazioni più "pop" come film, fumetti, cartoni o programmi sugli ufo e misteri della storia (questi ultimi non sono al livello dei primi, intendiamoci, sono molto peggio), ma anche nei piani della "cultura alta" vedi filosofi, sociologi, politologi e tutta quell'altra gente "che sa le cose". Come tematica di riflessione culturale mi è particolarmente ostica e molto spesso quando leggo certe cose tendo a farmi saltare i nervi molto velocemente.

Detto questo, cosa dire di The Nightly News? Perchè leggere un'altra sbrodolata su tutto ciò che il potere ci inculca dall'alto, su quanto non siamo liberi, su quanto il bombardamento mediatico ci fotta il cervello ogni giorno, rendendoci fantocci controllati da fantasmatici burattinai che si nascondono dietro una voce, una pagina di giornale o uno schermo televisivo? Perchè mai qualcuno dovrebbe comprare questo volume? Perchè io ho acquistato The Nightly News?
Innanzitutto l'ho preso per lo stile di Hickman. Lo stile di Hickman è qualcosa di unico. Le pagine si presentano in un mix di fumetto e infografica che ti colpisce gli occhi con la potenza di un cartellone pubblicitario. L'autore spacca costantemente l'impostazione strutturale fumettistica più classica, la griglia è spesso inesistente, le immagini si accavallano ed esplodono in macchie di colore simil aerografato. 

E' una vera bellezza da vedere e già questo merita sicuramente riguardo, ma andiamo oltre, andiamo alla trama.
La trama di The Nightly News è molto semplice ed è più o meno questa: nella New York dei nostri giorni una persona che si fa chiamare "La Mano" predica la ribellione al sistema mediatico vigente e recluta, per conto di un misterioso ideologo chiamato "La Voce", nuovi adepti per eliminare fisicamente e violentemente i rappresentati della categoria in modo da limitarne il potere manipolatorio, distruttivo e oscurantista. Tutto già visto, tutto già sentito. Allora dove sta, oltre all'accattivante stile grafico, l'interesse di quest'opera? A mio parere la cosa interessante risiede nell'ambiguità e negli interrogativi che la narrazione e, soprattutto il modo della narrazione, riesce a suscitare. Hickman gioca a metà tra finzione e documetario, inserisce tabelle piene di dati (fonti reali), invoglia il lettore a fare ricerche su quello che scrive, ma nello stesso tempo si prende in giro, esagera, sfida il lettore, usa degli slogan, mette in campo egli stesso stilemi della pubblicità e del linguaggio mediatico contro il quale, a regola, starebbe muovendo una critica.

The Nightly News non è un'opera sincera e non ha intenzione di esserlo. Scorrendo le pagine non può non rimbalzarci in mente la domanda posta da Andy Diggle nella sua prefazione: "Hickman crede davvero alla merda che diffonde?" e l'unica risposta che sembra poter dare il lettore è: "beh, non saprei...probabilmente no, ma magari in qualcosa si" ed è proprio qui che secondo me sta tutta la forza dell'opera, nella sua ambiguità! The Nightly News è una critica al sistema mediatico e ai suoi mezzi manipolatori, ma è, nello stesso tempo, un prodotto classico e uno strumento comunicativo di questo stesso sistema. Hickman questo lo sa bene e si muove come un elastico tra la presa di posizione, la smentita e la mediazione, gioca a nascondino, sdrammatizza e poi rilancia.
C'è una vena di cattiveria e di follia che pervade tutto il fumetto. A Hickman piace dissacrare, ironizzare su tutto, portare all'estremo le situazioni e lo fa molto bene. Per questo la sua opera è da prendere costantemente con le pinze, bisogna riuscire sempre a mantenerne una certa distanza e a non prenderla troppo sul serio, per riuscire ad apprezzarne il valore. Infatti se la prendessimo solamente come un documentario, come una critica strutturata e sincera al sistema mediatico, perderebbe interesse, in quanto si rivelerebbe soltanto come un insipido cocktail di Chomskismo semplificato con un pò di violenza e complottismo blandamente sostenuto da qualche statistica, insomma, una roba per far presa su un adolescente ribelle aspirante attivista, ma nulla di più. Mentre invece se riusciamo a perderci nell'ambiguità, a farci cullare dalla follia dei protagonisti, ad entrare nel subdolo gioco di rimandi e citazioni di Hickman, a saper ridere della sua ironia tagliente e della sua critica più spregiudicata allora l'opera acquista interesse e finisce per appasionarci, divertirci e ovviamente anche farci davvero riflettere.

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