The No Mercy Man (aka: Trained To Kill, U.S.A.)

Creato il 26 settembre 2011 da Robydick
1973, Daniel Vance.
Mè cojoni, quanto m'è sempre garbata fin da regazzino, l'exploitation dei film di vengeance con protagonisti reduci del Vietnam ... E non è nemmeno un filone che almeno in Italia è stato adeguatamente studiato, a parte i grandi successi della quadrilogia di “Rambo - First Blood” ...
Ma è anche uno di quei sottogeneri che possono veramente soddisfare il piacere da “guilty pleasure” di ogni vero appassionato che si rispetti. Comunque, mi sono imbattuto in questo film addirittura nel 1984 una mattina che non mi ricordo perchè non ero neanche all'università, sulla gloriosa Tele Tirreno Nord, l'antesignana di Tele Granducato e lo registrai come sempre, pensando cultore come sono sempre stato, già allora di fare proprio un bel colpo. Come infatti fu, visto che il film dopo una sua fugacissima uscita cinematografica nelle sale italiane dell'A.D. 1975, è bello, ma anche rarissimo. Reperibile da poco in DVD R1 sempre in “low edition” da cestoni di Wall -Mart dopo anni di VHS NTSC.
E' uno svelto film di 90 minuti d'”exploitation” sul filone dei reduci del Vietnam che compiono vendetta,e di veloce e catartica azione, che mantiene in ogni elemento e onestamente, ciò che promette.
Steve Sandor (Olie Hand), il grande, ci vorrebbe una sola intera pagina per lui, quella di Wiki (tradotta da me e arricchita):
Steve Sandor (nato il 27 Ottobre 1937 a Pittsburgh, Pennsylvania ) è un attore che ha fatto la sua prima apparizione nella serie televisiva classica di "Star Trek”, interpretando Lars nell'episodio della seconda stagione “La Posta in gioco (episodio TOS)".
Prima di diventare un attore, Sandor è cresciuto nel quartiere Greenfield di Pittsburgh. Impiegato come operaio in acciaieria prima che la sua carriera di attore avesse inizio, ha anche lavorato come addestratore di cani da guardia mentre prestava servizio come ufficiale di polizia MP nella US Air Force
E' apparso in televisione in molte famose serie tv come, tra le altre: “Gunsmoke”, “Ironside” , “Le Strade di San Francisco”, "Starsky & Hutch” , "Chips”, "Charlie's Angels” , "Fantasilandia”, “Tre cuori in affitto”, "The A-Team” , "Supercar” , e “Hardcastle and MacCormick”, è forse meglio conosciuto per il suo ruolo come minaccioso, inquietantissimo e sessualmente ambiguo capo gang di biker Stanley nell'assolutamente cultissimo film del 1980 “La Nona configurazione”(The Ninth Configuration)di William Peter Blatty, e come voce dell'eroico Darkwolf nello stupendo film d'animazione fantasy di Ralph Bakshi “Fire and Ice”.
Sandor ha avuto anche ruoli di supporto nel film del 1967 “Rough night in Gericho”, nel classico kolossal d'azione sulla seconda guerra mondiale "Il Ponte di Remagen” (The Bridge on Remagen)(1969) di John Guillermin, la (nostra) pellicola del 1975 (diretta nel 1973, ma venne effettivamente distribuita nei cinema solo due anni dopo) sul tema del Vietnam “The No Mercy Man”, un semi-regolare ruolo di breve durata nella serie TV “The Yellow rose”, e il ruolo di protagonista nel cult dei b-movie di fantascienza post atomica diretti da Corey Yuen, "Stryker” (1983). Sandor è anche parte del cast del vasto poema epico e mini-series TV del 1978, "Centennial”. E 'stato anche lanciato nel film IMAX “The Alamo: il prezzo della libertà” come il leggendario Jim Bowie.

Olie Hand è sulla via del ritorno dal Vietnam, la guerra è praticamente finita, e la sua famiglia non vede l'ora di avere di nuovo a casa loro il ragazzo ... Al vecchio ranch. Olie è un rispettato membro della comunità ... E 'il bravo ragazzo di campagna, adesso anche il soldato più decorato dell'esercito, è quindi un eroe della città, ecc...
Mentre Olie è impegnato nel viaggio del ritorno a casa, due carneadi teppisti che stanno fuggendo dalla legge arrivano al ranch e chiedono al padre di Olie (Richard X. Slattery) per avere dell'acqua ... Ma d'altronde noi spettatori siamo già stati istruiti entro i primi minuti del film come essi siano un paio di gran bastardi, quindi sappiamo che l'acqua non è tutto quello che stanno cercando ... E il vecchio Pà sembra come noi sapere anche questo e furbescamente va, ma per cercare la sua pistola. Ma il “Profeta” dei carneadi (Rockne Tarkington) e un suo piccolo, fastidioso amico, parlottando fra loro che non sono stupidi, capiscono le intenzioni di Pà e finiscono per sopraffarlo, facendo poi le loro attenzioni sempre più esigenti verso la sorella di Olie... Avranno proprio a sgrassargli a turno tutte le tubature, alla sorella di Olie, prima che ella pugnali uno di loro nel braccio, riuscendo a fuggire.
Scappa proprio mentre Olie e sua madre che lo è andato a prendere alla stazione arrivano di nuovo a casa, sconvolta come l'inferno, Pà Hand afferra il fucile e dice a Olie che stanno andando dietro a loro ... Olie si rifiuta, schierandosi con la madre, dicendo che si dovrebbe soltanto telefonare allo sceriffo. Pà Olie investe allora suo figlio dicendogli che non è più l'uomo era solito essere prima della partenza per il 'Nam, che sembra più distante e meno disposto a lottare per sé e a combattere per le proprie cose e i propri cari.
Un paio di vecchi amici dell'esercito di Olie vengono per una visita, durante la quale questi suoi ex compagni parlano e raccontano di lui e di come era soprannominato e conosciuto come “The No Mercy Man” nelle giungle Vietnamite, il che porta addirittura ad un demenziale e beota sorriso sul viso del padre, dicendo a suo figlio che dovrebbe essere orgoglioso di ciò. Questa invece è proprio l'ultima cosa che un mentalmente sfregiato veterano del 'Nam vorrebbe sentirsi dire e Olie quindi si precipita fuori di casa. Dopo un po' di presa per il culo del suo amico dell'esercito, Olie viene portato a fare una sessione "pratica" di addestramento, dopo di che fattogli però da Olie presente che il loro tempo è arrivato, lo stesso Olie li accompagna fuori città.
Ma le difficoltà e i casini non si fanno attendere troppo lontano e quando si fermano per il rifornimento di gas, un gruppo di carneadi dà mostra di sé nel causare problemi ... Osano chiamare Olie una "merda di gallina" quando si tira indietro e rimane a guardare il proprietario della stazione di servizio mentre è preso a pugni ... Alla fine però Olie finalmente reagisce e capiamo perchè non lo ha fatto prima. Praticamente fa piazza pulita di tutti quelli che gli capitano a tiro con la furia e allo stesso tempo la precisione di una macchina addestrata per uccidere, e da qui il titolo per la versione video degli anni '80, “Trained to Kill, U.S.A.”, seppur con il braccio trafitto dai vetri, in una scena di inusitata, catartica violenza.
Abbastanza presto, Profeta e il resto dei Carneadi hanno un conto in sospeso con Olie e la sua famiglia, e una rapina in una grande banca sarà l'occasione per costringerlo ad affrontare lo scontro (con l'aiuto di alcuni fucili rubati proprio dalla casa di Olie) ... Ma sarà in grado Olie di scontrarsi con la banda del Profeta e dei suoi teppisti, visto che sta passando troppo tempo con le bottiglie di alcolici e a osservare angosciato l'orologio...
Ci sono un sacco di cose che mi hanno sempre colpito e segnato nel ricordo, di “The No Mercy Man aka Trained to Kill, U.S.A.”... La prima cosa che mi ha colpito è la sua eccellente canzone e theme del film, che si intitola “No Man Mercy”, è uno stupendo piacere di funky anni '70, ma che ve lo dico a fare andrebbe solo ascoltata.
La maggior parte degli interpreti del film sono solidi e convincenti. Steve Sandor è particolarmente perfetto nel suo ruolo ... Ha l'aspetto di un soldato da manifesti d'arruolamento dell'esercito, ma con il suo particolarissimo volto tra l'innocenza bambinesca e qualcosa di perverso e minaccioso; muscoloso, alto, viso contrastante..., ed è un meraviglioso pezzo d'ironia che questo ragazzo soldato da poster sia ossessionato dalla guerra e dalle proprie a dir poco discutibili, azioni durante quella guerra.
Quando si tratta dei momenti del film in cui ci devono essere scene di scontro e lotta fisica, come di calci in culo, a volte si è ottenuto un effetto un poco appunto artificioso e gigionesco (ad esempio il ringhio belluino e animale di Olie quando la sua natura di killer prende di nuovo il sopravvento, sarà forse anche un po' freddo e prevedibile ... però nel film ottiene un'effetto molto spaventoso, e alla fine come voleva, liberatorio). Ma tutte le altre volte Sandor appare molto forte e duro come l'acciaio (il suo corto, tagliente grido indiano di battaglia è una gran cosa ... Hyi ... Hoi!) ... Forse deriva anche leggermente dal fatto che Sandor si chiama Olie Hand (e si pronuncia oh-Lee) ... Uno dei nomi più bizzarri che abbia mai sentito per l'eroe di un film di brutale vendetta. Sandor deve aver solo pensato "Cazzo, se il nome è Olie ragazzi ... allora posso farla franca ringhiando, non è esattamente più stupido degli altri modi"
E con il suo capello cotonato anni '60 e un po' a banana stile Rockabilly sembra anche una versione infernale di Elvis ...
Rockne Tarkington (che era a quanto pare la scelta originale per il ruolo di Williams interpretato da Jim Kelly nel capolavoro “Enter the Dragon” [I Tre dell'operazione Drago]['73]) è molto inquietante e incisivo nel suo ruolo de “il Profeta”, l'apparente capo dei carneadi e che li condurrà alla fine alla rovina; la sua voce profonda, la sua presenza come detta intimidatoria e una sua meravigliosa prima apparizione. .. al grido di "bianco!" a uno spaventato commesso di un negozio di merda. Il grande Sid Haig appare per l'atto finale del film come un vecchio amico motociclista del Profeta, dal nome Stash, un personaggio di seguace del culto fava delle bande di bikers ... lui è ancora fresco per la lotta, e cattivo come non mai, più degli altri. Il buon vecchio Sid[ney] ... Ad essere onesti mi sarebbe piaciuto di vederlo fare la sua apparizione nel film un po' prima, ma il suo personaggio era veramente necessario solo alla fine, per dare il via all'esplosivo atto di violenza finale.
Considerando il periodo nel quale questo film venne realizzato e il tono generale deprimente della storia, era lecito aspettarsi senza dubbio un bel pieno di cattiveria ... Ma mentre il film ha le sue giuste quote di morte e distruzione, il livello di durezza è abbastanza basso rispetto ad altre pellicole del tempo (anche se ho notato rivedendolo di recente in un DVD evidentemente sempre “cut”, una scena di morte verso la fine del film che sembrava severamente censurata ...
A volte le cose tendono a rallentare un poco il ritmo, ad esempio c'è un sub-plot in cui il piano dei carneadi per rubare una casa del tipo di quelle mobili ma di lusso, tipicamente americane ... E' solo che questa scena è sembrata un po' per dimostrare ancora di più e voler essere un ricordo inutile di quanto malvagi e bastardi fossero questa banda di teppisti, ed è come se fosse un po' la sottolineatura del regista o dello sceneggiatore, con la voce di uno dei carneadi che ci dice: "Ora solo in caso ti sia dimenticato, ecco bastardo noi saremo là a spezzarti la schiena, questa volta definitivamente.. ci vedrai fra 10 minuti ..."
Non è che certamente sia una parte terribile del film, solamente un po 'inutile ... Anche se il proprietario della casa mobile è molto amabile, un personaggio in fondo bonariamente divertente e che “alleggerisce” la trama del film, un tipico e ingenuo ragazzo da vecchio paese di campagna... la preda perfetta per questi degenerati criminali.
Il film è noto per essere la prima prova da direttore della fotografia di Dean Cundey, il quale avrebbe appunto avuto come direttore della fotografia una luminosa carriera... E naturalmente negli anni a venire sarebbe diventato il DP prescelto di registi come John Carpenter (che con Cundey ha stretto proprio un binomio di lavoro quasi indissolubile e protrattosi per quasi tutta la sua filmografia, tanto da coniare una riconoscibilità precisa dello stile visivo e cinematografico della coppia Carpenter-Cundey), Steven Spielberg e Robert Zemeckis, tra gli altri. E a proposito di registi ... il regista di questo film, Daniel Vance ... Beh, questo è l'unico film che abbia mai fatto.
In definitiva, “The No Mercy Man aka pure No Man Mercy” è un film avvolte un po' confuso e anche con un po' di gigionesco (ma, e non occorre ribadirlo, lo sono anche un sacco di altri film d'explotation), ma è molto interessante e molto ben realizzato, con un grande finale esplosivo e drammatico. Vale eccome la pena di conoscerlo e di essere riscoperto doverosamente, almeno per ogni vero appassionato di generi, sottogeneri, e filoni dell'exploitation.
Robydick

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