Maybe I’m wrong, so let me at least say this: fight, America. You might not want to fight for the things that most others would fight for, like money or notoriety, but fight all the same. Whatever it is that you want, America, go after it with all that you have in you.
“The One” è il volume conclusivo della trilogia distopica di Kiera Cass che conclude la storia iniziata con “The Selection”. Mi sono procurata il libro appena uscito, il 6 maggio, anche se ho aspettato un po’ prima di iniziarlo, sia per i miei impegni, sempre tantissimi, sia per la paura di un flop. La fine di una serie nasconde sempre un rischio insito. Invece, nonostante la scontatezza, la Cass è riuscita a creare una bella storia.
The Selection ha cambiato la vita di America Singer in modi che non avrebbe mai potuto immaginare. Fin da quando ha iniziato la competizione per diventare la prossima principessa di Illéa, America ha lottato con i suoi sentimenti per il suo primo amore, Aspen – e la sua crescente attrazione per il Principe Maxon. Ora deve fare una scelta… ed è preparata per lottare per il futuro che vuole.
Il racconto inizia lì dove si era interrotto. America si ritrova tra gli ultimi membri dell’Elite ancora in gara per conquistare il cuore del principe Maxon. È sempre la ragazza che racconta le sue avventure alla corte di Illéa, con le frequenti incursioni dei ribelli, Aspen che pretende una spiegazione e il principe, che nonostante tutto vuole America. Ma non può aprirsi completamente a lei, non quando la ragazza continua a dubitare e a tirarsi indietro. America vuole di più, ma allo stesso tempo è completamente insicura di sé stessa e non crede di essere in grado di portare avanti un compito tanto importante come quello di principessa. Secondo il re, una principessa dovrebbe essere calma, educata, ubidiente, remissiva ma America e tutto fuorché una che si piega. È un ariete che non si lascia piegare, che penetra qualsiasi tipo di difesa e trova sempre l’espediente per non lasciarsi sopraffare dagli eventi. Ma è anche insicura e indecisa, una di quelle che si lascia condizionare dagli eventi nei suoi sentimenti. Non è da sola a combattere per Maxon e non possiede le capacità per lusingare un uomo e si lascia vincere dall’incoscienza e dall’inesperienza. I suoi segreti, i suoi tentennamenti contribuiscono ad allontanare il principe che si trincera dietro la possibilità di altre scelte. Ma tutti fanno il tifo per America, soprattutto le sue governanti. Neanche i tragici eventi che si nascondono tra le pagine possono impedire la fine che tutti volevano. Forse troppo. La Cass colpisce di striscio e non nega un finale concitato, che sembra per un momento negare la conclusione, eppure riesce a sbrigliare tutti i nodi, rispondendo alle domande, poche, che aveva seminato, senza curare molto il contorno distopico su cui si poggia la storia di America. Non c’è molto di Illéa conosciamo le vicende per vie traverse, anche la partecipazione attiva dei ribelli è solo marginale, non dona un vero di più alla vicenda che è solo prevalentemente romantica. La Cass non sfrutta il potenziale, si limita a fluttuare su uno schema che poteva regalare molto. La vera svolta per me è stato Maxon, un personaggio a tutto tondo, che non si limita ad essere una pedina del padre, ma si applica per sfuggire alla sua sottomissione. Maxon è quello che si reputa un vero sovrano, giusto, imparziale, dalle idee innovative che non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno. Anche lui ha le sue cicatrici, anche lui ne ha passate tantissime dalla vita, eppure questo non lo fa demordere e non lo ha piegato. È un uomo che sa quello che vuole e cerca il modo migliore per ottenerlo.
Il mio personaggio preferito resta comunque il padre di America, che secondo me ha tantissimo da regalare e a cui spettano i momenti più teneri e significativi. Penso che un padre debba essere sempre di incoraggiamento e esserci sempre in ogni momento della vita della sua prole. Un personaggio unico e meraviglioso, che ho davvero amato tanto.
Le partecipanti alla Selezione, le ultime in gara, mi hanno stupito tutte tantissimo, sia per i mutamenti, che per i cambiamenti repentini, che per le confessioni inaspettate. Celeste naturalmente si merita un posto d’onore a prescindere, anche se francamente ci sono rimasta un po’ interdetta. A volte i cambiamenti sono positivi, altre volte però sembrano un po’ forzati, nell’ottica di un farsi riportare tutto nel bene e nel male. Un po’ di forzatura si sente, in una storia che meritava il lieto fine, magari non a tutti i costi, capisco anche le esigenze della Cass che non poteva permettersi errori. Tutto sommato però la storia non mi ha deluso, anzi in un certo qual modo ha lenito il mio spirito in cerca di una storia romantica.
Il particolare da non dimenticare? Delle lettere…
Un finale dolce e comprensivo, che accontenta tutti e che non delude, la Cass ha la classe del romanticismo e la prosa dell’annuncio reale, regalando ai fan la storia che si aspettavano dall’inizio.
Buona lettura guys!
La Serie:
- The Prince