Attraverso Tito Livio, William Shakespeare e André Obey, il librettista Ronald Duncan - uno dei più assidui e fedeli collaboratori di Britten - ha elaborato il libretto della prima delle tre Chamber operas del compositore inglese. Tutte e tre affrontano la corruzione dell'anima e del corpo attraverso espedienti drammaturgici diversi ed è un peccato che non trovino nei teatri l'eco che ci si aspetterebbe. Di contro, è stranissima l'insistenza dell'editoria video, che conta un numero decisamente insolito di Turn of the screw e, per uscire dalla produzione dell'opera da camera, un campionario di spettacoli del Peter Grimes che perfino un ammiratore (diciamolo pure) maniacale come me trova spropositato.
Il dvd dell'Arthaus di The Rape of Lucretia per la regia di Graham Vick e la direzione musicale di Lionel Friend è, di contro, a quel che ne so, l'unica testimonianza di questo piccolo gioiello per otto solisti (quattro uomini e quattro donne) e dodici strumenti. Il clima di intimità che vi si respira rispecchia come meglio non si potrebbe il mood raccolto e doloroso dell'opera. Ma The Rape of Lucretia non è un lavoro in sé claustrofobico, non nella misura in cui lo si potrebbe dire (e con leggerezza) di alcune opere dello stesso Britten: la musica si apre a squarci di lancinante luminosità, il canto si fa a volte limpido e soave (in particolare nelle scene "femminili") per sfociare nel drammatico.
L'opera di Britten, che si apre con considerazioni e scommesse sulla fedeltà delle donne che molto ricordano Così fan tutte di Mozart, si sviluppa a passi tutto sommato anche molto veloci, con la premura di chi esprime con forza un'esigenza morale. Questo scrupolo si materializza in The Rape of Lucretia nel coro, formato da una donna e un uomo: una esprime l'ansia e la disperazione, l'altro il messaggio cristiano della salvezza, mentre entrambi sono vincolati al ruolo di osservatori impotenti di un'azione (While we as two observers stand between / this present audience and that scene), che però - con la loro studiatissima prossemica - hanno tanto da insegnare al pubbligo di questa ripresa dei temi classici (Brecht non è affatto lontano, e infatti The Beggar's Opera seguirà a strettissimo giro).
Detto ciò, e riconoscendo a Friend e Vick che nel loro spettacolo tutto questo c'è, è chiaro e funziona, va anche sottolineato che la prova canora non è forse il meglio che ci si potesse aspettare. In particolare, la protagonista Jean Rigby proprio non funziona: anche a risparmiarle in confronto impietoso con la cantante su cui è stato costruito il ruolo (Kathleen Ferrier, uno dei più grandi contralti del '900) o con la meno irraggiungibile Janet Baker della Britten edition, la Rigby "canta", senza emozionare, e si muove sul palco. Non mi pare che le si possa rimproverare qualche pecca in particolare, ma proprio c'è nel ruolo e la voce non regge all'intensità dell'opera.
The Rape of Lucretia di Benjamin Britten (cond. Lionel Friend)
Creato il 06 aprile 2012 da SpaceoddityPossono interessarti anche questi articoli :
-
MILANO/TEATRO: arrivano i The Actors’ Gang con A MIDSUMMER NIGHT’S DREAM
Oggi vi segnalo uno spettacolo molto particolare, straordinario sotto più punti di vista: A MIDSUMMER NIGHT’S DREAM dei The Actors’ Gang. Leggere il seguito
Il 21 giugno 2015 da Masedomani
CULTURA -
Recensione a “Mistero in serra” di Kateuan Zifor
La recensione Ho da poco finito gli esami per apprendere la LIS, lingua dei segni, uno dei pochi metodi per comunicare con una persona sorda quindi in questi... Leggere il seguito
Il 21 giugno 2015 da Soleeluna
CULTURA, LIBRI -
Passeggiate londinesi: incontri cercati e serendipity
Piero della Francesca, NativitàSono stata a Londra di recente, e avevo un sacco di amici da incontrare, tanto più che mancavo da parecchio. Sapete quegli amici... Leggere il seguito
Il 20 giugno 2015 da Consolata
CULTURA -
Momenti di Musica: Nino Rota, gli anni ’60
Prosegue il nostro viaggio alla riscoperta di Nino Rota. Nel primo post a lui dedicato, avevamo sottolineato come oltre a dedicarsi al mondo del Cinema, il... Leggere il seguito
Il 20 giugno 2015 da Giuseppe Causarano
CULTURA -
Momenti di Musica: Nino Rota (2^Parte)
Prosegue il nostro viaggio alla riscoperta di Nino Rota. Nel primo post a lui dedicato, avevamo sottolineato come oltre a dedicarsi al mondo del Cinema, il... Leggere il seguito
Il 20 giugno 2015 da Giuseppe Causarano
CULTURA -
IL CELESTE SCOLARO DAGLI OCCHI DI CIELO | Emilio Jona racconta la storia di...
di Massimiliano SardinaTra biografia documentale e trasposizione romanza Emilio Jona ricostruisce la tormentata vicenda umana e poetica di Federico Almansi, il... Leggere il seguito
Il 20 giugno 2015 da Amedit Magazine
CULTURA, SOCIETÀ