Magazine Cultura

The Retribution of Mara Dyer (Mara Dyer #3) by Michelle Hodkin

Creato il 19 novembre 2014 da Anncleire @anncleire

 The Retribution of Mara Dyer (Mara Dyer #3) by Michelle Hodkin

“You can be our Gandalf,” I said, remembering our conversation from weeks ago, and smiling.

“I’m only a year older than you. But I’ll take it as a compliment, if you let me be Dumbledore instead.”

“If you insist.” I shrugged. “But Dumbledore is more dead.”

“Point,” Daniel acknowledged.

 

“The Retribution of Mara Dyer” è l’ultimo volume dell’incredibile trilogia di Michelle Hodkin che aspettavo con impazienza fin dal momento in cui ho chiuso il secondo libro. Non mi aspettavo niente del genere, francamente è molto, molto creepy e ad ogni pagina ho continuato a ripetermi “WTF?”. Ma la Hodkin ha creato una serie originale e interessante che tiene incollati alla pagina, e un personaggio, Noah Shaw che per me sarà per sempre il prototipo del bookboyfriend.

 

Mara Dyer vuole credere che c’è di più dietro le bugie che gli sono state dette. E c’è.

Non si ferma a pensare a dove la porterà la ricerca disperata per la verità. Dovrebbe.

Non ha mai dovuto immaginare a quali distanze arriverebbe per vendicarsi. Lo farà adesso.

Alleanze vengono tradite, colpa e innocenza si mischiano e il fato e il caso collido in questa scioccante conclusione della storia di Mara Dyer.

La punizione è arrivata.

 

Sarà difficile scrivere una recensione coerente perché questo libro è un continuo sconvolgimento, un continuo colpo di scena, una rivoluzione ad ogni pagina. Niente è come sembra, niente è lasciato al caso e la Hodkin ha scritto il finale con i fiocchi il giusto mix di sconvolgimento e azione. Accontentare i fan senza essere sgradevolmente banale non era facile, ma la scrittrice americana ha compiuto un vero miracolo, mantenendo l’originalità che ha sempre contraddistinto questa serie e incollando il lettore alla pagina, che sussulta ad ogni secondo. Io da grandissima estimatrice di Noah ecco non potevo essere più contenta.

È sempre Mara che racconta la sta storia, imprigionata ad Horizon con un gruppo di psicologi e psichiatri fuori di testa. Mara con i ricordi sempre più confusi ma una nuova consapevolezza addosso, quella che viene dalla conoscenza del fatto che non deve essere salvata, che non ha bisogno di cambiare, che nonostante tutto lei è ciò che è, senza fronzoli, senza filtri. Non è più la ragazzina timorosa e spaventata del primo volume, che si piega al primo soffio di vento, non è più la ragazza che si rifugia nella calma freddezza di Noah del secondo, è una ragazza che lotta per ciò che vuole e che non esita neanche un minuto a sacrificarsi e a lottare per chi ama. Consapevole che il tempo sta per scadere, intrinsecamente sicura che il ragazzo che ama si nasconde da qualche parte, Mara lotta, mentre i segreti su di lei e gli altri ragazzi del gruppo vengono lentamente sviscerati. Niente è come sembra, ogni piccola certezza e verità viene travolta, ogni bugia contraffatta e poi restituita in maniera contorta, perché non c’è niente di lineare in questo libro, che perde ogni connotato di young adult e si dipinge sempre più di noir.

Jamie è l’amico di Mara, fedelissimo anche se con le sue grane da risolvere, anche quando tentenna non lo si può biasimare, perché in fondo lui sta bene come sta e vuole solo essere lasciato in pace. È l’amico con cui ridere anche nei momenti più disperati, è colui che resta in piedi e spara una battuta quando il momento è troppo difficile.

E poi c’è il mio personaggio preferito dopo Noah, Daniel, il fratello di Mara, con un ruolo molto più attivo, colui che salva la situazione, con le sue doti intuitive e i suoi modi spigliati e intelligenti, l’animo del salvatore e un affetto infinito per sua sorella minore. Daniel è il fratellone che non ho avuto e che mi sono immaginata, che non esita un momento a credere a Mara e anche nella pazzia della situazione c’è sempre.

E Noah… Noah da sempre una marcia in più alla storia, perché non è mai un elemento passivo, neanche quando sembra che stia per mandare tutto in frantumi. Le scene con lui sono delle montagne russe impressionanti, ma la cosa incredibile è il suo amore per Mara, la sicurezza inossidabile nei sentimenti che nutre per lei. E anche quando tutto sembra perduto, lui è ancora lì con una sicurezza inossidabile nelle sue capacità.

La storia è un immenso WTF tra rivelazioni del passato e incontri nel presente, anche se francamente ci si ritrova un po’ disorientati, perché in fondo non c’è una vera fine, perché in qualche modo non solo il finale è aperto sulle infinite possibilità di una vita a rischio, ma è un po’ quello che capita a tutti noi. Non sappiamo mai quando una persona agisce in maniera sbagliata, quando l’oscurità predomina sui nostri sentimenti e sulla nostra sanità mentale. Le incognite di una vita lunga e serena sono tante e di certo la Hodkin non dà risposte definitive. Manca di razionalità e di sicurezza, in un certo senso è tutto troppo facile.

In questo ultimo volume ci spostiamo dalla Florida a New York perché dietro consiglio di Jamie, lui, Mara e Stella seguono i soldi, lasciandosi dietro una scia di sangue. La crudezza della città si  affianca alla crudezza delle azioni di Mara che seppur non lasciano spazio a dubbi, pure restano terribili.

Il particolare da non dimenticare? Uno scalpello…

Tra le battute esilaranti di Jamie e l’amore puro tra Mara e Noah, la Hodkin chiude la scena su una delle serie  paranormali più originali degli ultimi anni, con un’atmosfera molto dark,  un colpo di scena dietro l’altro e la consapevolezza di avere per le mani qualcosa di utile.

Non si sa ancora nulla sulla traduzione italiana, ho chiesto a Mondadori Chrysalide notizie in merito ma non ho ricevuto risposta. Portate pazienza.

Buona lettura guys!

 

The Retribution of Mara Dyer (Mara Dyer #3) by Michelle Hodkin


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines