Un famoso naturalista per ventidue anni ha realizzato reportage da tutto il mondo, spesso anche assieme alla sua famiglia, finchè un giorno lui e la sua troupe scompaiono in Amazzonia. Dopo lunghe ricerche tutti smisero di provare, tranne un gruppo.
Dopo sei mesi il suo rilevatore personale manda un segnale, così la moglie ( Leslie Hope) e l’ex produttore ( Paul Blackthorne) lo dicono al figlio ( Joe Anderson) che proprio quel giorno aveva partecipato alla sepoltura del padre in quanto convinto della sua morte. Ma la rete televisiva finanzierà le ricerche solo il figlio andrà con la madre. Così il resto della vecchia troupe, madre e figlio partono per l’ Amazzonia alla ricerca prima della fonte del rilevatore e poi della nave del naturalista, la “Mangus”.
Scopriranno così che il Dr. Emmet Cole (Bruce Greenwood) si era avvicinato ai vari tipi di magia presente in quelle zone e che nulla è come loro avevano sempre pensato, dovranno affrontare forze paranormali derivanti dalla natura e dalle tribù, nella continua ricerca dello scomparso.
Da amante dell’horror, posso dire che questo telefilm ha superato le mie aspettative! Per la cronaca, ho visto le prime quattro puntate e non vedo l’ora di vedere il resto.
The river è di genere horror e mockumentary (cioè finto documentario-tipo il film The Blair Witch Project per intenderci) e dal primo marzo sarà in onda su Sky Uno.