“Insult at a time like this, Mr. Cubbins? Is that wise?”
“Well, when you’re being held at gunpoint by a geriatric madman in a metal skirt, you’ve kind of hit rock-bottom anyway”, George said. “It can’t get much worse”.
“The Screaming Staircase” è il primo volume della serie “Loockwood & Co” di Jonathan Stroud il già acclamatissimo autore di Bartimaeus. Se non fosse stato per Serena di Attraverso i libri e quel che Serena vi trovò, che mi ha proposto di leggerlo insieme, non lo avrei mai preso in considerazione. E avrei fatto molto male. Solitamente le storie di fantasmi non sono le mie preferite, pur essendo cresciuta a pane e Casper, e invece Stroud con la sua scrittura potente ed evocativa mi ha trascinato in un mondo affascinante, una storia intrigante, e dei fantasmi che non vorrei mai incontrare…
Da più di cinquant’anni, Londra è scossa da quello che i suoi abitanti chiamano genericamente ‘Il Problema’, ovvero un’epidemia di fantasmi che ha infestato tutta l’Inghilterra. Gli unici a poter vedere, sentire e combattere gli spiriti maligni sono i ragazzini, arruolati nelle numerose agenzie di acchiappafantasmi. Armati di spade d’argento, bombe di sale, limatura di ferro e Fuoco Greco, questi ghostbuster bambini devono affrontare le più terribili infestazioni. Ed è proprio alla ricerca di un lavoro che Lucy Carlyle, una giovane e talentuosa agente, si reca nella capitale, ma finisce per essere assunta dall’agenzia più piccola e sgangherata di tutte. Nonostante la guida dell’affascinante e carismatico Anthony, la Lockwood & Co. è sull’orlo del fallimento. Per salvarla c’è solo una possibilità, accettare un incarico molto speciale. Peccato che preveda di trascorrere la notte nella casa più infestata d’Inghilterra e nessuna garanzia di uscirne vivi…
Chi è che non è cresciuto con la musichetta dei Ghostbusters a far da sottofondo a pomeriggi fumosi? Tra il tragico e l’ironico Stroud costruisce un impianto narrativo solido e pieno di suspense, dei personaggi molto interessanti e una scrittura scorrevole, anche se suggerisco la lettura in lingua chi ha raggiunto un livello avanzato. È Lucy, la protagonista della storia a raccontare le sue disavventure, da un tragico passato ad una fuga che l’ha portata a bussare alla porta della Lockwood & Co l’agenzia guidata da Anthony Lockwood. Lucy si dimostra fin da subito un valido aiuto, una presenza forte, con un istinto molto sviluppato e la volontà di non deludere il suo capo. Lucy agisce impulsivamente, ma quasi sempre le sue sensazioni si rivelano azzeccatissime, anche quando sono sul filo di lama dell’essere irresponsabili. Dotata di un potere raro e prezioso, Lucy riesce sempre a cavarsela, mettendosi in salvo in maniera sconvolgente. I suoi ricordi si mischiano ai rimpianti, ma cerca di svolgere il suo lavoro al meglio, intenzionata a sconfiggere gli ospiti indesiderati di ville e campi, trovando la sorgente, e distruggendo le presenze. Dall’altro lato Lockwood, è un tipo affascinante, uno di quelli che riesce a cavarsela in ogni situazione, anche la più improbabile, con un ottimo senso dell’orientamento e una spavalderia tutta maschile che a volte lo porta a fare errori di valutazione. Ma con il suo charme e il suo sangue freddo riesce a mantenere il controllo della situazione. Lockwood è tanto strambo quanto intelligente, e molto spesso mi ha lasciata completamente spiazzata durante la lettura. I colpi di testa sono per lui una seconda natura che non può smettere di abbracciare. Astuto e imprevedibile, è sicuramente il mio personaggio preferito. A completare l’agenzia, indipendente e sgangherata, c’è George, spesso sottovalutato per il suo amore per gli esperimenti e la sua imbranataggine e il suo carattere scorbutico, ma la sua abilità nelle ricerche sarà fondamentale.
Non manca il The Villain della situazione e una serie di personaggi secondari che contribuiscono a creare una tensione narrativa molto interessante. Il lettore rimane continuamente col fiato sospeso, aspettando di scoprire cosa combineranno i tre ragazzi per salvarsi la pelle. Ho molto apprezzato anche il worldbuilding. Spesso quando si parla di fantasmi si tende ad umanizzarli troppo o a cambiare il loro scopo. Nella storia di Stroud i fantasmi non hanno qualità di redenzione, non sono buoni, sono delle vere e proprie creature terrificanti, con un proprio ruolo e una propria tipologia, a seconda della natura e di quello che possono fare. Ed è molto affascinante come l’autore mantenga una forte componente paranormale, ingaggiando una lotta tra bene e male che non è solo quella con gli spettri ma anche tra umani. Le meschinità che arrivano dalla rivalità intrinseca tra i vari agenti operativi, tutti giovani, si ripercuotono anche tra i supervisori, per primeggiare anche in un contesto dove il pericolo di vita è molto alto.
L’ambientazione è fantastica, in un’Inghilterra quasi ottocentesca, con descrizioni curatissime, che immergono il lettore nell’atmosfera creata da Stroud e lo conducono per mano, al buio, alla scoperta di cosa succederà.
Il particolare da non dimenticare? Un medaglione…
Una storia di spettri e di amicizia, con dei personaggi straordinari, un worldbuiling eccezionale, una storia avvincente, sapientemente costruita, una vera chicca. Tradotto in italiano Salani, non fatevelo sfuggire, per una sana dose di ironia e terrore.
Buona lettura guys!
La serie “Lockwood & Co”: