Spesso penso che se mai dovessi arrangiarmi con I soli prodotti offerti dalla natura per sfamarmi, io sarei fortunate perchè adoro la frutta secca: noci, mandorle, nocciole… tutti senza nessuna eccezione. Senza escludere ovviamente i pistacchi. Il gelato al pistacchio? Una meraviglia. Se però ci pensiamo bene con il pistacchio si possono fare veramente tantissime ricette e, detto fra noi, sono buoni anche da mangiare da soli! Eppure spesso diamo per scontato delle cose che invece hanno alle spalle lavoro, fatica e dedizione. Certo perchè il pistacchio viene coltivato con attenta e meticolosa cura. Il pistacchio può avere un’annata buona ed una cattiva: proprio come il vino! La sua qualità dipende dal terreno su cui è coltivato. Più e ricco di sali minerali e più il prodotto avrà una qualità elevata. Fra i migliori pistacchi ci sono in assoluto quelli Siciliani! Sono proprio questi pistacchi coltivati sulla generosa terra Siciliana che delizieranno i nostri palati nella più fine pasticceria. Uno dei più conosciuti è il pistacchio verde di Bronte, ai piedi dell’Etna. Ebbe sì sotto l’Etna non solo viene prodotto uno dei più buoni vini italiani ma anche il sig. pistacchio!Il procedimento è lungo : bisogna raccogliere il frutto, sgusciarlo e vengo poi divisi i prodotti buoni da quelli difettosi. In seguito il pistacchio viene trattato a vapore per 20 minuti e poi inserito in una macchina dove viene pelato. In seguito viene tostato a 110° per circa un’ora . Solo a quel punto potrà essere usato per il torrone, per i semilavorati o finire nell’industria dolciaria.
Ecco come nasce il pistacchio che tanto apprezziamo nel torrone e in una marea di dolci. Ovviamente non esiste solo il pistacchio verde di Bronte, questo è una delle eccellenze della produzione italiana. Di pistacchi ne trovate anche di viola. Il pistacchio fa bene : è ricco di vitamina A, ferro, calcio, magnesio e potassio in ogni caso apporta 685 kilocalorie ogni 100 gr quindi se siete a dieta: usate con parsimonia.