The Silkworm - Robert Galbraith (aka J.K.Rowling)

Creato il 09 settembre 2014 da La Stamberga Dei Lettori
Quando il romanziere Owen Quine scompare, la moglie si rivolge a Cormoran Strike. In un primo momento la Signora Quine pensa che il marito sia sparito di sua iniziativa - come già aveva fatto in passato - e chiede a Strike di trovarlo e riportarlo a casa.
Ma con il procedere delle indagini, Strike si rende conto che dietro la scomparsa di Quine c'è più di quanto la moglie non sospetti. L'uomo ha infatti appena terminato un nuovo romanzo infarcito di ritratti al vetriolo di tutte le sue conoscenze più intime. Se il romanzo venisse pubblicato, sarebbero molte le vite rovinate - in altre parole, sono in molti a voler mettere a tacere Quine per sempre.
Quando infine Quine viene trovato ucciso in circostanze alquanto bizzarre, per Strike l'indagine si trasforma in una corsa contro il tempo per comprendere le motivazioni di un killer spietato, un assassino diverso da tutti quelli incontrati da Strike finora...

Recensione

Per chi si fosse perso il pandemonio mediatico l'anno scorso riassumo brevemente i fatti: nell'aprile 2013 la casa editrice Little, Brown pubblica Il richiamo del cuculo, romanzo d'esordio di tale Robert Galbraith. Dopo un esordio discreto ma non eccezionale trapela la notizia che dietro a Galbraith si nasconde la creatrice di Harry Potter J.K.Rowling, desiderosa di lanciarsi in una nuova avventura letteraria questa volta per adulti, senza doversi portare dietro il peso scomodo della fama. Ovviamente le vendite sono schizzate alle stelle e altrettanto ovviamente l'autrice ha annunciato che il giallo sarebbe stato il primo di una serie, così eccoci qui, a poco più di un anno di distanza, a recensire questo The Silkworm che in Italia arriverà il prossimo mese sempre per Salani con il titolo di Il baco da seta.

Ritorna quindi la coppia di investigatori formata dal gigante Cormoran Strike, ex ufficiale della Polizia Militare, e dall'inesperta assistente Robin, alle prese con un omicidio completamente diverso dal precedente, molto più brutale e inquietante, con la particolarità in più di essere ambientato nel mondo dell'editoria inglese, una realtà che la Rowling immaginiamo conosca molto bene.
E' lecito supporre che l'autrice si sia tolta qualche sassolino dalla scarpa nello scrivere questo libro: tra editori gretti e materialisti, agenti sottopagati pronti a tutto per piazzare i loro protetti e autori affetti da vari livelli di megalomania viene tratteggiato un mondo fatto di malcelate rivalità e pugnalate alle spalle, dove il minimo gossip incontrollato, non importa se fasullo, può distruggere per sempre una carriera.
Non mancano le frecciatine nei confronti degli scrittori di successo, incapaci di descrivere un personaggio femminile credibile ma più che propensi a sfruttare la propria fama per portarsi a letto ogni sciocchina in cerca di popolarità; e se la Rowling non si pronuncia sulle grandi scrittrici, non si trattiene dal punzecchiare la pletora di aspiranti romanziere che affollano i corsi di scrittura seguendo l'erroneo ideale che chiunque abbia qualcosa da dire è in grado di scrivere un romanzo.

L'intrigo giallo è poi, come sempre, ben congegnato, ogni dettaglio disposto con ordine e metodo e con un colpo di scena finale ancora una volta inaspettato ma perfettamente coerente, sebbene nei primi capitoli vengano palesemente seminati un paio di indizi sull'identità dell'assassino che il nostro investigatore inspiegabilmente ignora, e questo è uno dei motivi per cui in conclusione ho assegnato un voto inferiore rispetto al romanzo precedente.
L'altro motivo è il pessimo editing di cui The Silkwormè vittima: il libro è infatti pieno di ripetizioni che nessuno si è preoccupato di rimuovere, specialmente nella prima parte, e l'autrice fa un uso massiccio di frasi racchiuse fra parentesi, un'abitudine che comprendo in un saggio ma che non posso tollerare in un romanzo, soprattutto quando si tratta di interi periodi.
Inoltre lo stile della Rowling mi è parso qui un po' meno fluido del solito. I suoi detrattori l'hanno spesso accusata di essere un po' troppo verbosa nelle sue descrizioni, abitudine che per conto mio ho sempre apprezzato: ritengo che la Rowling abbia una buona padronanza del lessico e della sintassi e usi questi mezzi per creare personaggi vividi che, come ho già detto per Il richiamo del cuculo, risultano splendidamente dickensiani. La trama è sviluppata prendendosi tutto il tempo necessario, senza quel passo incalzante e affrettato che caratterizza molti gialli, ma non per questo meno coinvolgente per il lettore, che resterà incollato alle pagine fino alla fine. The Silkworm non fa eccezione a questa regola ma non si può negare (di nuovo: soprattutto nella prima parte) che l'autrice fatichi a ritrovare il suo ritmo e molte frasi risultino poco naturali e costruite.

D'altra parte, questo romanzo possiede qualità che lo collocano ben al di sopra della media di genere. Ciò che dona carattere al libro è il fatto che la Rowling possieda la perfetta combinazione di "ragione e sentimento" e riesca a trasmetterla con efficacia nei suoi scritti: a differenza di quanto avviene nella maggior parte dei gialli, personaggi e situazioni non sono solo scuse al servizio di un unico fine (la risoluzione di un omicidio) ma l'autrice mette parte di se stessa nella loro creazione, mostra un sincero interesse nelle tribolazioni dei suoi personaggi e li utilizza per introdurre problematiche sociali senza però salire sul podio del predicatore. Mostrando un aplomb tutto britannico la scrittrice conferma la sua preoccupazione per le disuguaglianze sociali e si dimostra ancora una volta difensore delle minoranze e dei diversi ma riesce a fare tutto questo senza indugiare in melodrammi gratuiti o in storielle strappalacrime.

Sebbene alcuni temi fossero già presenti nella saga fantasy che l'ha resa famosa, non si deve dimenticare che questa nuova serie è dedicata ad un pubblico adulto per cui non dovrebbe sorprendere nessuno la presenza di sangue, violenza, sesso e qualche turpiloquio. In altre parole si parla di realtà, compresi i suoi aspetti meno piacevoli, cosa che l'autrice dimostra di saper fare brillantemente, con un tocco di humour nero ma evitando di sguazzare nel macabro e nella volgarità. Per cui si può permettere di disquisire di intestini rimossi senza scivolare nel pulp (un genere che solo alcuni autori possono permettersi) o nel disgustoso (un livello a cui scendono non pochi giallisti) e può piazzare un personaggio transessuale fra i suoi protagonisti senza risultare sensazionalista, fasulla o moralista.

Infine, prosegue qui l'evoluzione del rapporto fra i due protagonisti che, salvo sorprese, sappiamo tutti in che direzione si sta sviluppando, anche se la Rowling probabilmente impiegherà una decina di libri per arrivare alla prevedibile conclusione. Nel frattempo si concede il tempo di definire meglio i suoi personaggi: se Strike assomiglia sempre più ad un orso impegnato a ballare un valzer, Robin attraversa una fase di eccessiva iper-sensibilità che speriamo di non veder più nei prossimi episodi.

Giudizio:

+3stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: The Silkworm
  • Autore: Robert Galbraith aka J.K.Rowling
  • Editore: Little Brown
  • Data di Pubblicazione: 19 giugno 2014
  • ISBN-13: 9781405514972
  • Pagine: 455
  • Formato - Prezzo: Copertina rigida - 28,00 US Dollar

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :