The sixth family, Armando Curcio Editore

Creato il 04 luglio 2012 da Tizianogb

"The Sixth family, Vito Rizzuto e il collasso della mafia americana", pubblicato da Armando Curcio Editore, è la cronaca fedele della nascita, dell'espansione e del parziale declino della sesta famiglia di mafia americana, i Rizzuto. Apro una piccola parentesi: dato che si tratta di mafia canadese (i Rizzuto hanno la loro sede a Montreal), bisogna aver presente che quando gli autori parlano di sesta famiglia americana intendono usare il termine nel suo senso più ampio (il continente americano) e non limitarsi ai soli USA. Ma veniamo a noi...  In fin dei conti, vi chiederete, com'è questo "The Sixth Family"?  Escludendo l'inevitabile ripetitività che le azioni mafiose, nella loro essenza, si portano dietro (alla fine, è tutto riconducibile ad un estorci, ammazza e spaccia), devo dire che questo saggio mi è piaciuto parecchio. L'ho trovato molto affascinante, soprattutto considerando il fatto che conoscevo bene la storia delle cinque famiglie statunitensi (per chi volesse approfondire, qui ne recensisco la bibbia), ma ero quasi completamente all'oscuro di quella della famiglia Rizzuto, che per affari e traffico di stupefacenti è praticamente la più potente organizzazione criminale di origine italiana nel mondo.
Adrian Humpreys e Lee Lamothe sono riusciti nell'intento di raccontare minuziosamente la storia della mafia canadese e degli intrecci con quella americana, fino al suo sviluppo sensazionale in parallelo al declino delle cinque famiglie targate USA. Un cosa che mi ha incuriosito, poi, è la sostanziale differenza che passa tra la mafia canadese e quella americana, che è un po' la stessa differenza che passa tra Canada e Stati Uniti, e, volendo fare un ulteriore paragone, tra Svizzera e Italia. I canadesi, come gli svizzeri, sono molto più riservati: ricorrono alla violenza in maniera meno massiccia rispetto ai loro colleghi americani e se devono seppellire qualcuno ancora vivo in un blocco di cemento, ce lo calano dentro con molta delicatezza... per farvela breve, se volessi paragonare questo libro a "Le famiglie di Cosa Nostra" in base al numero di morti ammazzati, beh, vincerebbe alla grande quest'ultimo con una media di dieci a uno: non so se mi spiego...

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