Nel 1917 Tessalonica è una vibrante realtà multiculturale dove Cristiani, Ebrei e Musulmani vivono insieme pacificamente. Dimitri Komninos è appena nato quando un terribile incendio distrugge la città, il primo di una serie di catastrofici eventi che con guerre, terrore e persecuzioni colpiranno duramente la città e cambieranno per sempre la vita dei suoi abitanti. Cinque anni dopo, quando la sua casa natia a Smirne è distrutta dall'esercito turco, la giovane Katerina cerca rifugio in Grecia. Separata dalla madre nel caos della fuga, la bambina si ritrova a Tessalonica. Dal momento in cui tocca il suolo di Tessalonica, la sua vita e quella di Dimitri si intrecciano con quella della città.
La dettagliata ambientazione storica è una caratteristica della Hilsop che anche questa volta non si smentisce: la sua ricorstuzione delle vicende di Tessalonica e dei suoi abitanti è ineccepibile. Coinvolgente e affascinante, tuttavia è difficile scrollarsi di dosso la sensazione che questo sia un libro da cui manchi qualcosa: profondità. La Hilsop è una brillante narratrice, ma non un'altrettanto brillante scrittrice.
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