“The Time Machine ” dal libro di H.G. Wells su Rete Quattro

Creato il 29 giugno 2010 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

Rete Quattro ha riproposto il remake di un “cult” del cinema di fantascienza “The Time Machine ”.

Questo film del 2001 basato sul classico romanzo omonimo di fantascienza di H.G. Wells, è diretto da Simon Wells e interpretato da Guy Pearce, Jeremy Irons, Orlando Jones, Samantha Mumba, Yancey Arias.

Il film di fantascienza ambientato nella New York di  fine dell’Ottocento è la storia di uno scienziato e inventore, Alexander  Hartdegen, determinato a provare che è possibile viaggiare nel tempo, sia nel passato che nel futuro , ma soprattutto nel passato.

La sua tenacia si trasforma in disperazione in seguito ad una tragedia personale, che lo porta a voler cambiare il passato per cercare inutilmente di modificare  e mantenere in vita la fidanzata, morta in un incidente.  Ed è  proprio questo tentativo di provare questa possibilità che rafforza la sua volontà e il suo ingegno.

Sperimentando personalmente  le sue teorie con una macchina del tempo di sua invenzione, nel tentativo di rispondere ad una semplice domanda: “ Perché non possiamo cambiare il passato”? – si trova, suo malgrado, proiettato avanti di 800.000 anni, in un  futuro dove gli uomini sono divisi in due razze, frutto dell’evoluzione dovuta alla frantumazione della Luna.

Gli  Eloi che vivono in superficie e che sono il  cibo per i Morlock, cannibali sotterranei, senza coscienza del passato e senza ambizioni per il futuro, guidati da un malvagio Superuomo lungocrinito (J. Irons).

Ed è proprio in questa situazione futura che avviene nel protagonista il distacco dal doloroso passato:” A volte ci tocca subire qualcosa anche se non vogliamo, a volte invece dobbiamo combattere…” -

E come per  l’iniziale spinta motivazionale della vicenda, dovuta al dolore della perdita dell’amata, sarà proprio un’altra donna a farlo restare in quello sbalzo temporale.

Il messaggio filmico e del romanzo  è che l’energizzante emozione intrinseca all’amore modifica la mostra dimensione spazio-tempo…

In conclusione è possibile affermare che anche nel nostro piccolo palcoscenico umano, ognuno di noi ha la sua macchina del tempo che ci riporta indietro: “i ricordi” e ci porta avanti: “i sogni”!


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