Ci sono diverse scuole di pensiero per quanto riguarda l’esperienza gastronomica, tutte piu’ o meno valide a mio parere.
C’e’ chi pensa che la cucina debba essere abbondante per essere apprezzabile e quindi da un ristorante si aspetta solo porzioni luculliane e rifugge qualsiasi cosa possa assomigliare alle porzioni da uccellino, tipo tapas spagnole o nouvelle cuisine.
C’e’ chi pensa che il casereccio batte l’etnico 10 a zero e quindi mai si avvicinerebbe ad un posto che usa spezie dai colori vivaci e dal profumo deciso e opta per trattorie nostrane dove servono salumi e formaggi ben stagionati.
C’e’ chi crede che il costo del pasto sia sempre da considerare quando si esce per cena o per pranzo, e quindi preferisce una buona pizzeria ad un ristorante rinomato.
Io invece credo che costo, abbondanza e tipicita’ siano importanti certo, ma che a volte la location sia fondamentale.
Chiamatemi snob, ma per me e’ cosi’.
Sono convinta che parte del piacere di mangiare fuoricasa sia dovuta anche al posto in cui si sceglie di farlo.
Si, perche’ mi e’ capitato mille volte di uscire a cena ma di non aver mai cenato in una casa sull’albero.
Ho dovuto prenotare in anticipo, ovviamente perche’ il posto e’ molto richiesto e io non volevo farmi sfuggire questa occasione.
La struttura e’ molto ben curata: come ogni casa sull’albero che si rispetti e’ tutta costruita in legno e ci si arriva da un ponticello di legno tutto illuminato di piccole lucine bianche, che rendono il posto davvero magico.
Si arriva in quella che sembra una piccola piazzetta: sulla sinistra ci sono due casupole, dove si trovano due piccoli bar, aperti solo di giorno. Il ristorante e’ poco piu’ in la’ e vi si accede da un ingresso illuminatissimo.
La sala e’ piccola e divisa in due da un grande camino al centro. Sulla destra c’e’ il bar e davanti a me una miriade di tavolini e seggiole di legno massiccio. Non ci sono luci forti, perche’ e’ tutto illuminato con lampade e mille lucine colorate che percorrono il soffitto e le colonne del ristorante.
Il menu’ e’ composto da due opzioni a prezzo unico, da due o da tre pietanze. Si parte da £27 per il menu’ a due pietanze o £32 per quello da tre, bevande sono escluse.
Tra i piatti che ho provato c’era un’entree con formaggio di capra fuso con contorno di olive e pomodorini secchi. Mi piace molto il formaggio di capra (si, sono una di quelle che pensa che piu’ il formaggio puzza, piu’ e’ buono) e quindi ho apprezzato tantissimo.
Si si, sono davvero felice di questa esperienza.
Un abbraccio,
Valigia Rossa