Out Dance Project presenta The Vanity Monsters, uno spettacolo di danza contemporanea inserito all’interno della rassegna “Che danza vuoi?”, giunta quest’anno alla sua XVIII edizione, presso il Teatro Greco di Roma il prossimo 17 ottobre.
Un’importante e autorevole vetrina nata per promuovere e sostenere alcune fra le migliori compagnie di danza italiane; la Out Dance Project, compagnia creata e diretta dalla coreografa Cristina Pitrelli, sarà fra queste e proporrà un lavoro innovativo e singolare.
Lo spettacolo The Vanity Monsters è nato dal bisogno di poter sensibilizzare i giovani riguardo un tema importante come quello dell’accettazione di noi stessi, del nostro corpo e della nostra anima.
Utilizzare il movimento e il corpo per sottolineare una condizione sociale molto diffusa attualmente: la ricerca ossessiva di appartenere ad uno stereotipo prestabilito, che non lascia spazio all’identità e all’unicità che ognuno di noi ha, ma a cui i giovani troppo spesso non riescono a dare voce.
Queste “tendenze comportamentali” sono state interpretate dalla coreografa Cristina Pitrelli attraverso un linguaggio del corpo dinamico in rapporto allo spazio e al tempo ma anche attraverso un proprio ritmo interiore che rappresenta il luogo per esprimere certezze e soddisfazioni del proprio io.
Le aspettative personali dei ragazzi vengono spesso frantumate e il lavoro che lo spettacolo proporrà vuole esprimere la paura e lo smarrimento che molti giovani provano quando hanno un riscontro reale della loro personalità, che cela debolezze ed intime malinconie, generando tensioni collettive e crolli individuali psicologici.
Ma un tema così difficile viene interpretato dalle danzatrici in maniera leggera ed ironica attraverso una libera espressione del loro corpo.
The Vanity Monsters è uno spettacolo che in conclusione lancia uno spiraglio positivo perché invita a riflettere sull’accettazione di noi stessi, ricercando un nostro equilibrio, volteggiando sul palco come nella vita.
The Vanity Monsters
Coreografie e regia: Cristina Pitrelli
Ballerine: Gioia Fabiano, Arianna Zamperini, Silvia Mazzuto, Giordana Paolacci, Asia Fina
Collaborazione creativa coreografica: Andrea Cagnetti
La compagnia Out Dance Project, è stabile presso la scuola Nova Accademia di Fulvio Peroni.
Cristina Pitrelli – regista e coreografa di The Vanity Monsters
Inizia i suoi studi nel 1996 frequentando la scuola di danza Tersicoli di Ostia diretta da Gabriella Lodi, svolgendo corsi di danza classica, jazz e contemporanea.
Nei primi mesi del 2003 frequenta un masterclass a Londra presso la scuola di danza Pineapple Studios interessandosi al Lyrical Jazz, musical e video dance con Molly Molloy, Mark Battershall, Tory, Danzology, Roland Price.
Nel 2006 si diploma presso il Centro Internazionale Opus Ballet di Firenze.
Dal 2006/2007 inizia ad insegnare propedeutica alla danza e contemporaneo a Firenze, per poi trasferirsi a Berlino dove approfondisce lo studio della danza contemporanea, floor work, contact, tecnica release e improvvisazione presso le scuole Tanz Fabrik e Marameo.
In questo periodo partecipa a numerose rassegne di danza contemporanea, tre le più importanti: “Tanzi im August”, “Hebbel Theatre” e al “Tanzzeit Theatre am Ufer”.
Durante il soggiorno a Berlino si appassioni alla cultura hip hop, entrando così a far parte della “Jam Dance Company” diretta da Kathi Jezuita.
Nel 2008/2009 partecipa alla Biennale della Danza di Venezia nello spettacolo “The Waste Land” diretto da Ismael Ivo.
Parallelamente all’attività di danzatrice, si afferma anche come coreografa ed insegnante e nel 2015 assume la direzione artistica della Nova Accademia di Fulvio Peroni, dando vita inoltre alla compagnia Out Dance Project.
L’ultimo lavoro la vede in veste di ballerina a Los Angeles nella sigla della sit-com “Bruna in Beverly Hills” che avrà come protagonista Ronn Moss e che verrà prossimamente trasmessa anche in Italia.
Out Dance Project
La compagnia di danza Out Dance Project, stabile presso la scuola Nova Accademia di Fulvio Peroni, vuole sviluppare un immaginario coreografico che sappia utilizzare la danza come strumento conoscitivo.
Il lavoro si basa sullo studio del movimento corporeo scaturito dal ritmo interiore del danzatore in rapporto allo spazio e al tempo. Il linguaggio corporeo deve emanare energia fisica attraverso l’utilizzo del peso e del contrappeso, del disequilibrio e della caduta, della resistenza e dell’abbandono trasformando la danza in rischio, istinto, velocità ed espressività. Tale lavoro deve essere sviluppato in totale spontaneità nella relazione tra i danzatori.
La Out Dance Project, negli ultimi mesi ha partecipato a diversi eventi tra i quali: il Dancing Day al Gran Teatro di Roma, “In Punta di donna” rassegna del Teatro Italia, “Danza in fiera” a Firenze e al “Roma Dance show.”