«Non c'è nessun mistero sulla sostituzione di Cocciante - hanno fatto sapere i responsabili del programma - perchè già lo scorso anno aveva detto che non avrebbe potuto partecipare ad una seconda edizione per impegni internazionali». A parte i coach, che non vogliono essere chiamati giudici «perchè noi alleniamo i partecipanti e non giudichiamo solamente», dicono loro, i cambiamenti nella formula del programma prodotto da Rai2 in collaborazione con Talpa Italia, sono anche nella sostanza e a cominciare dal presentatore che sarà Federico Russo, affiancato da Valentina Correani per gli aspetti web della conduzione. Il numero delle puntate cresce poi da tredici a quattordici e la finalissima è prevista per giovedì 5 giugno, a differenza delle altre puntate tutte in calendario per mercoledì.
«Questo non è un programma buonista - ha ricordato oggi in conferenza stampa negli studi Rai la Carrà - come si è commentato in alcuni casi. Detto questo, credo che nel giudicare gli aspiranti cantanti che ci passano davanti sia necessario anche essere educati».
La partenza è fissata per dopodomani con la prima delle cinque 'blind audition', ovvero le cinque puntate già registrate e durante le quali i quattro coach hanno composto la propria squadra di sedici elementi. A seguire sarà la volta delle due 'battle', dedicate agli scontri sul ring musicale tra i concorrenti di squadre diverse, e delle puntate 'knockout', con le sfide intestine alla medesima squadra. Per finire, tra maggio e giugno, sarà la volta delle cinque puntate live con i finalisti e gli ospiti internazionali sull'identità dei quali per il momento nessuno si è ancora sbottonato.
«Il rap in televisione solo negli ultimi anni comincia ad essere trattato come dovrebbe - ha raccontato J Ax, il debuttante tra i quattro 'allenatorì di gara - e fino ad oggi i veri rapper non si sono fidati troppo del piccolo schermo. Le cose però stanno cambiando come dimostra anche la vittoria di Rocco Hunt a Sanremo, tra i giovani». Piero Pelù che tra gli impegni solisti e quelli con i suoi Litfiba, è stato riconfermato nelle vesti di coach più rock dice: «Sono qui perchè penso che The Voice sia un programma musicale e non un talent, tanto meno un reality. Le potenzialità del programma devono essere ancora metabolizzare da pubblico, ma è un grande laboratorio e ci sono cantanti molto forti».