The wedding: 14° capitolo online

Creato il 11 agosto 2010 da Alessandraz @RedazioneDiario
THE WEDDING di Beth Fantaskey
CAPITOLO 14
«Wow…» disse Mindy, arrestandosi di colpo davanti alla porta. Mi fissò per un lungo istante poi si avvicinò piano, come ipnotizzata da quell’abito. O forse da me.
Fu allora che, per la prima volta, mi vide davvero come una principessa – perché una principessa mi sentivo io stessa.
«Wow» tornò a ripetere, mettendosi al mio fianco, così che entrambe potessimo rimirare il mio riflesso nello specchio.
Anche la mamma ci raggiunse, fermandosi dietro di me e posandomi le mani sulle spalle nude. Le lessi negli occhi che anche lei mi vedeva… diversa.
«Gli toglierai il respiro» mi assicurò.
Non risposi, perché non volevo sembrare vanitosa. Quali parole avrei potuto usare per dire loro che in quel momento anch’io non mi sentivo semplicemente una ragazza “carina”, ma la donna più bella sulla faccia della terra?
La parte superiore dell’abito mi cadeva a pennello, sottolineando proprio quelle forme che avevo imparato ad apprezzare grazie a Lucius, e proseguiva in un interminabile strascico candido come la neve. Ma il corpetto non era bianco, come tradizione avrebbe voluto. Era avvolto in uno strato di seta nera, delicata e fine, come un manto di soffice, silenziosa nebbia color tortora. Sarebbe bastato questo particolare a rendere il mio abito non convenzionale. Ma io avevo voluto un abito che fosse unico sotto ogni aspetto, un abito che parlasse di me, di chi ero stata in passato – della ragazza innocente che ero – e allo stesso tempo della donna, la sovrana che stavo per diventare. Così avevo chiesto al sarto di aggiungere una cascata di fiori e foglie nere ricamate a mano che mi avvolgesse il corpo come una pianta rampicante che cresce selvaggia. Un tocco di mistero, di oscurità, quello che Lucius chiamava “il lato oscuro della natura” e che io avevo accolto in me nell’istante in cui ero diventata a tutti gli effetti un vampiro…
Guardai il mio riflesso dritto negli occhi – grazie al trucco di Mindy il mio sguardo aveva acquistato fascino e sensualità – e capii che mamma aveva ragione. Avrei davvero lasciato Lucius senza fiato.
Nello specchio si rifletteva anche una finestra dall’altra parte della stanza, così notai che la luce si stava facendo sempre più debole fuori. I vampiri dovevano essere già in marcia verso il luogo che Lucius aveva scelto per la cerimonia, qualsiasi esso fosse. Ero quasi pronta, mancava solo una cosa…
Quando qualcuno bussò alla porta, il silenzio della stanza andò in mille pezzi e io, dimenticandomi completamente dell’abito e del fatto che uno dei compiti di Mindy e di mia madre fosse proprio quello di aprire la porta mentre mi preparavo per la cerimonia, corsi ad aprire e mi ritrovai davanti la persona che aspettavo e che, in un certo senso, temevo. Mi si serrò la gola, mentre gli facevo cenno di entrare. Ma l’avventore sapeva già cosa fare molto meglio di me e, proprio come immaginavo, si diresse senza esitazione e senza proferire parola, verso un tavolino sul quale adagiò il vassoio d’argento che aveva con sé.
Poi, ancora in silenzio, tornò verso la porta e andò ad aspettare fuori, mentre io celebravo il primo rito di nozze. Quello che mi terrorizzava di più.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :