The wedding: 21° capitolo online

Creato il 16 agosto 2010 da Alessandraz @RedazioneDiario
THE WEDDING di Beth Fantaskey
CAPITOLO 21
Per quanto mi sforzassi di ricordare ogni dettaglio del resto della cerimonia, così come ricordavo il preciso istante in cui Lucius era diventato mio marito, solo alcuni momenti mi erano rimasti impressi nella memoria.
Ricordavo quando Mindy mi aveva passato il calice con dentro il mio sangue, che presto avrei dovuto condividere con Lucius – sul suo viso un’espressione strana, quasi sofferente, invece delle lacrime di gioia che mi sarei aspettata – e il modo in cui lui aveva chiuso gli occhi mentre la prendeva dalle mie mani, se la portava alle labbra e beveva avidamente.
Ricordavo come Raniero – che grazie all’insistenza di Lucius era riuscito a darsi un contegno e a decidersi a indossare lo smoking, assumendo così un aspetto sofisticato – gli aveva passato a sua volta il calice. Tutto questo era impresso nella mia mente come la “V” incisa su quell’antico calice, tanto simile all’elegante iniziale che tempo prima avevo visto sulla copertina del libro che mi aveva regalato Lucius.
Non avrei mai potuto scordare il tono solenne con cui Lucius aveva detto “Ti offro nient’altro che il mio sangue, Antanasia… nient’altro che me stesso” e la pesantezza del calice che portai alla bocca con le mani che mi tremavano per l’emozione e il nervosismo. Ma il ricordo più indelebile sarebbe stato quello del sapore del suo sangue – l’essenza dolce, gelida, straordinaria che da tanto bramavo. Il calice non ne conteneva abbastanza da soddisfarmi – non era quello il suo compito in ogni caso – ma sapevo che ne avrei bevuto ancora di lì a poco… Ero riuscita a trattenere anche qualche immagine di Alexandru che svolgeva la pergamena dell’albero genealogico che Lucius mi aveva mostrato qualche mese prima e la posava sul tavolo di pietra, perché potessi scrivere il mio nome accanto a quello di mio marito. Mi ero voltata prima di posare la penna sul foglio e avevo visto mia madre che scoppiava di felicità, mio padre che piangeva senza ritegno, lo sguardo fiero e compiaciuto di Dorin, e Claudiu che guardava da un’altra parte mentre Lucius si chinava sul tavolo, aiutandomi a mantenere l’equilibrio mentre firmavo, e allo stesso tempo scriveva la data nello spazio bianco dove sarebbero stati scritti anche i nomi dei nostri figli con lo stesso inchiostro nero…
Tutto questo era accaduto velocemente, finché Lucius non mi aveva fatto scivolare la fede al dito, e io avevo fatto lo stesso per lui, egoisticamente felice che quel simbolo, più della cicatrice sulla mano, avrebbe detto al mondo intero che lui mi apparteneva. Quella cicatrice aveva un preciso significato nel mondo dei vampiri, ma l’anello d’oro ne aveva uno di gran lunga più universale.
Nessun’altra avrebbe potuto portarmelo via adesso…
Lucius sollevò la mano sinistra, sorridendo come se mi avesse letto nel pensiero, perché era fin troppo ovvio che non vedevo l’ora di vedergliela indossare in pubblico.
Terminato il rito delle fedi, Alexandru Vladescu finalmente pronunciò le parole che non avrei potuto attendere un secondo di più di sentire. «Lucius, puoi baciare la sposa».

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :