Da sempre, CD Projekt RED ha portato avanti una sua politica verso gli utenti e verso i prodotti che realizza. Una politica in favore degli utenti.
Tra i punti fermi della software house polacca c’è quello dei dlc per i quali CD Projekt RED sembra nutrire una naturale idiosincrasia.
E Marcin Iwinski, ne ha parlato a Kotaku in merito ad una lunga intervista su The Witcher 3: Wild Hunt attesissimo terzo capitolo della serie ruolistica che vede Geralt Di Rivia protagonista in arrivo il 24 febbraio su Pc, PlayStation 4 ed Xbox One.
“Penso che la parola Dlc sia stata estremamente svalutata – ha affermato il CEO di CD Projekt RED – ed ogni tipo di contenuto aggiuntivo viene chiamato Dlc, che si tratti di una spada, di costumi o di un’espansione completa. Io vedo le cose in maniera diversa: per me i dlc sono piccoli pezzi di gioco, e non faremo mai pagare per queste cose”.
Iwinski, tuttavia ha aggiunto:
“Comunque, se dovessimo fare una grande avventura, lunga diciamo 15 o 20 ore, una produzione di alto valore che espande la storia del gioco potremmo parlare di un prezzo per questa espansione ma non toglieremo nulla al gioco per metterlo in vendita successivamente”.
Niente dlc quindi, ma piuttosto aggiornamenti gratuiti dopo la pubblicazione del gioco con possibilità di espansioni vere e proprie anche se quest’ultima ipotesi è ancora da confermare ma rimane piuttosto affascinante.
In pratica, dlc no, espansioni si, forse… vedremo…