The woman – chi è il vero mostro?

Creato il 18 ottobre 2011 da Soloparolesparse

Ci sono film di cui si parla poco, che in Italia probabilmente non vedremo mai e che invece sono delle splendide sorprese.
Ovviamente è il caso di The Woman, pellicola dura e piena di cose buone firmata da Lucky McKee.

Chris è un tranquillo padre di famiglia che vive in campagna con la moglie, la figlia adolescente, un figlio di poco più piccolo ed una bambina.
La loro vita scorre tranquilla tra la scuola e i barbeque con i vicini.
Durante una battuta di caccia però Chris si imbatte in una ragazza che vive nel bosco allo stato brado, senza nessun concetto di civiltà.

Ora, qui si comincia a capire che qualcosa nella serenità familiare non funziona perchè l’uomo invece di chiamare le autorità prende la ragazza e la lega in cantina (dove già vivono in non splendide condizioni due cani).
E cosa ancor più curiosa coinvolge tutta la famiglia nella presunta educazione della donna-animale.

Non vi racconto più niente perchè spero che The Woman arrivi prima o poi in qualche forma nel nostro paese e non voglio rovinarvi le sorprese che pullulano nel film.

Il tema di fondo mi sembra la poca normalità della società di oggi, o comunque quello che può nascondersi dietro un’apparente normalità.
Abbiamo un padre padrone, una famiglia completamente succube delle sue manie e dei vicini che mai si sono resi conto di quello che succede in quella casa.

Il film ha anche una serie di scelte tecniche interessanti.
Molta forza è data alla musica. Folk e un po’ di country la fanno da padrone, anche e soprattutto su sequenze in cui non siamo certo abituati ad ascoltare cose del genere. Anche quando di solito ci aspetteremmo solo musica di sottofondo.
Si comincia, per esempio, con una presentazione musicale della donna dei boschi che ricorda più l’entrata in scena di una star hollywoodiana che un momento di tensione tradizionale.

Poi è molto buono il crescendo di tensione. La normalità che pian piano si screpola, si sbriciola e ci lascia vedere cosa si nasconde dietro la porta.

E ancora le ottime interpretazioni di Sean Bridgers, di Angela Bettis, timorosa e terrorizzata fin dall’inizio, della splendida Lauren Ashley Carter ed anche del giovane Zach Rand.
Più, naturalmente, la difficile parte assegnata a Pollyanna McIntosh.

Se però il film è tutto godibile, l’ultima mezz’ora diventa davvero eccezionale, con una serie di sorprese a raffica che rischiano di sconvolgere le menti più puritane ed un’esplosione di splatter che quando ci vuole ci vuole.

Giudizio sintetico: se ve lo vedete passare sotto casa non perdetelo.


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