I.in avanti
c’è un po’ di tutto, in appena tredici minuti di pellicola: c’è la paura del nuovo, ovviamente, nelle sembianze misteriose e vagamente fragili del computer; c’è lo sconforto per la distanza che la nuova vita globale iper-tecnologizzata ha creato e non si è curata di riempire, a dispetto di quanto blaterano i vari profeti della comunicazione; c’è, infine, una interrogazione identitaria indotta dal confronto con qualcosa di profondamente nuovo, che sarà pure soltanto un oggetto, ma è comunque in grado di cambiare radicalmente la vita delle persone. il balzo in avanti che i paesi occidentali hanno vissuto con relativa lentezza, durante tutta l’epoca d’oro dell’innovazione ingegneristica, il blocco ex sovietico o satellite dello stesso lo ha vissuto, e lo sta vivendo, in un lasso di gran lunga troppo breve per metabolizzare un cambiamento di tale portata. di fronte alla fotografia casalinga dei due coniugi che si chiedono perché il figlio è dovuto andare tanto lontano, abbandonando la sua famiglia e la sua terra, non sono del tutto sicuro che ci sia, in fondo, una accezione positiva.
facilmente reperibile su youtube.
titolo originale: Fata galbena care rade
un film di Constantin Popescu
2008