Mancano 12 ore alla fine del mondo. Non si sa bene perché o per come, ma tutto presto sarà finito. Io sono rimasto solo. Tutte le persone che conoscevo si sono suicidate. Non si sono suicidate perché mi conoscevano, cosa pensate? Si sono suicidate perché il mondo, come vi ho detto, sta per finire e loro hanno preferito risparmiarsi il dolore di bruciare vivi e hanno deciso di spararsi un colpo in testa. Una soluzione veloce e (quasi) indolore. Io invece ho deciso di spararmi qualcos'altro. Per celebrare degnamente l'evento della fine del mondo, mi sto sparando una maratona di pellicole a tematica apocalittica. Avrei potuto scegliere una maratona cinematografica migliore, recuperando ad esempio i grandi Classici che ancora non ho mai visto, come Casablanca, Il padrino - Parte II o un qualche film di Chaplin, e invece ho scelto qualcosa di più trash e disimpegnato. Fedele alla linea, fino alla fine.
Sono partito da qualcosa di molto leggero, come lo spassoso Facciamola finita e il simpatico La fine del mondo, sono quindi passato alle boiate commerciali più spudorate, come Independence Day, The Day After Tomorrow, Deep Impact e l'immancabile Armageddon, sono sprofondato nella depressione più totale con lo splendido Melancholia di Lars von Trier e mi sono rivisto il mio cult personale Donnie Darko. Il tutto intervallando ogni visione con l'ascolto di “It's the End of the World as We Know It (And I Feel Fine)” dei R.E.M.. Ora sto chiudendo la rassegna apocalittica con una pellicola nuova, che non avevo ancora mai visto prima, These Final Hours. Manca circa un'ora e mezza alla fine del mondo e dovrei quindi riuscire a vedermelo tutto, visto che la sua durata è proprio quella.
These Final Hours racconta di un uomo, un giovane uomo, che passa le ultime 12 ore prima della fine del mondo scopando in giro, andando a una festa esagerata, e cercando di riportare una bambina da suo padre. Ecco, forse avrei potuto fare anch'io qualcosa del genere, anziché guardarmi tutte queste pellicole apocalittiche che mi fanno solo deprimere, solo che ormai è troppo tardi. Ormai sono curioso di vedere come andrà a finire questo film, che mi sta intrippando abbastanza.
"Hey, mi hai mentito: avevi promesso di portarmi a Disneyland, ma questa non mi sembra proprio che lo sia."
"E quello di sicuro non è Mickey Mouse."
Pur inserendosi in un filone ampiamente sfruttato dal cinema, These Final Hours possiede una sua discreta personalità. Lontano anni luce dai lavori catastrofici di Roland Emmerich e Michael Bay, è una specie di on the road movie. Cosa che non sorprende più di tanto andando a guardare la sua provenienza. Si tratta infatti di una pellicola australiana e gli australiani sono fissati con le pellicole apocalittiche on the road, si vedano Interceptor (Mad Max) e il recente soporifero The Rover. Il film che mi ha finito di ricordare di più è comunque un altro, il delizioso Cercasi amore per la fine del mondo. Avrei dovuto aggiungerlo alle mie visioni pre-apocalittiche, ma ormai non c'è più tempo. Peccato, ci sarebbe stato davvero bene. Rispetto alla pellicola con Steve Carell e Keira Knightley, These Final Hours è molto meno romantico ed è parecchio più cinico, violento e sessualmente esplicito. In pratica, l'unica cosa che hanno in comune i due film è quella di essere degli on the road movie apocalittici.