La purificazione dai e dei pensieri stressanti è, a mio avviso, un gran servizio che si può rendere all’umanità. E’ un servizio ingrato, perché non appare pubblicamente e ufficialmente come andare a portare cibo ai popoli affamati del Terzo Mondo o curare i feriti negli ospedali di guerra. Naturalmente siano benedetti migliaia di volte questi operatori attivi e concreti di pace che portano sollievo ai sofferenti e alle vittime delle miserie umane.
D’altra parte, non è più un mistero il fatto che una realtà dolorosa e ingiusta sia il prodotto di un modo di pensare egoistico e altrettanto ingiusto. Ormai stiamo cominciando a collegare i vari piani di realtà e a verificare che la realizzazione materiale procede dal pensiero, visto che le ‘cose’ vengono prima pensate e poi fatte.
Se il pensiero dunque ha una sua realtà e crea la realtà stessa, destrutturare gli stereotipi e le forme pensiero limitanti è come aprire le gabbie invisibili che imprigionano le nostre menti e i nostri cuori. Ogni volta che dissolviamo un pensiero stressante, ogni volta che ne mettiamo in dubbio l’assoluta verità, rendiamo questo pianeta più bello, più leggero, più accogliente. Diamo la possibilità al nuovo di manifestarsi, sotto forma di relazioni armoniche, di azioni innocue e di sentimenti nobili. Ogni bambino che nasce, trova quindi un’atmosfera più respirabile, una boccata d’ossigeno per la sua anima e una possibilità in più di essere libero e felice.#vedi i due post precedenti